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Ha acceso il sigaro ed è scappato via

Bob Cousy penetra in mezzo all’area, scarica per Bill Russel che si alza mezzo metro sopra l’avversario di turno, appoggia al tabellone e mette al sicuro la partita. Il vantaggio è considerevole, gli avversari non potranno mai rimontare, la partita è virtualmente finita. Ma il requiem al match lo può dare solo il coach. Red si alza dalla panchina, fa due passi verso il centro del campo, dal taschino della giacca estrae un sigaro, cubano. Con un movimento veloce prende l’accendino e dà fuoco al cubano, aspira con la solita teatralità e lancia uno sbuffo di fumo bianco verso il tetto del Boston Garden. Boston ha vinto, è il sigaro della vittoria. Red Auerbach ha creato un mito, così. Con un gesto irriverente, arrogante e presuntuoso. Quando i suoi Boston Celtics prendevano il largo e si avviavano alla vittoria, ci pensava lui a dare il colpo di grazia al morale avversario: sigaro in bocca e via, verso un altro trionfo. Red Auerbach non ha mai giocato a Basket, ma ha segnato questo sport più di ogni altro. Sabato 28 ottobre, ha deciso di accendersi l’ultimo sigaro e di volare via per sempre. Lascia un’eredità da vero rivoluzionario, fatta di lavoro, programmazione, gestione del gruppo, motivazione. E’ stato un mito, per gli amanti dello sport, delle vittorie e dei Celtics. Perchè i Celtics, “non sono una squadra, sono uno stile di vita”. Speak Corner: Washington Post, Nba.com, Boston Globe, Sport Illustrated, Espn.com

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