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Iran-Israele: olocausto nucleare

Ci voleva un libro così, con i paragoni forse provocatori, ma suggestivi, tra lo stato ebraico e quelli cristiani che sopravvissero per duecento anni alla fine dell’epoca delle Crociate. Ci voleva se non altro perché adesso l’intellighenzia italiana ed europea della sinistra politically correct non avrà più alibi. Per la prima volta, infatti, qualcuno mette per iscritto e in maniera crudamente esplicita quale sia la posta in gioco in questo tira e molla della comunità internazionale con la repubblica islamica dell’Iran e con il suo nuovo presidente, il noto antisemita Mahmoud Ahmadinejad: la stessa sopravvivenza di quasi sei milioni tra ebrei e arabi israeliani che in Israele ci si trovano benissimo. Tanto da non avere mai commesso un attentato contro chi li ospita per dimostrare solidarietà agli altri arabo-islamici che li circondano. Di odio. Contrariamente ai baschi che vivono a Madrid o ai Nord Irlandesi che soggiornano a Londra, infatti, quasi mai si è sentito di complicità degli arabi israeliani con i loro fratelli “shaheed” della terra della futura Palestina. E questo vorrà pure dire qualcosa. Dimitri Buffa, l’Opinione. Per ordinarlo,qui. Il libro sarà presentato lunedì 6 novembre alle 10.30 a Palazzo Marini – Sala delle Colonne – Via Poli, 19 a Roma. Interverranno Margherita Boniver, Renato Brunetta, Daniele Capezzone, Gianni De Michelis, Riccardo Pacifici. Modera Davide Giacalone. Partecipano Francesco Cossiga e Leonardo Tricarico.

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