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USA 2008 – 36. Oklahoma


OKLAHOMA (7)
Popolazione: 3.617.316 (28°)
Capitale: Oklahoma City (547.274; metro area: 1.192.989)
Governatore: Brad Henry (D)
Senato: Jim Inhofe (R); Tom Coburn (R)
Camera: GOP 4 DEM 1 – John Sullivan (R); Dan Boren (D); Frank Lucas (R); Tom Cole (R); Mary Fallin (R)

L’Oklahoma è il 5° stato più conservatore degli Stati Uniti. Nel 2004, il voto per il candidato repubblicano è stato del 28.7% superiore alla media nazionale e negli ultimi anni il trend è stato favorevole al partito repubblicano. Anche se tra i cittadini dell’Oklahoma iscritti ai registri elettorali ci sono più democratici che repubblicani (circa il 12% in più), il GOP ha vinto tutte le elezioni presidenziali nel Sooner State dal 1968 ad oggi. Roccaforte del New Deal rooseveltiano e considerato uno swing-state fino al 1964, l’Oklahoma aderì convintamente al programma “law & order” di Nixon nel 1968 (+14%) e da quell’anno non si è più spostato dalla zona rossa della mappa elettorale. La serie favorevole ai repubblicani è continuata sempre con Nixon nel 1972 (+49%), con Ford nel 1976 (+1%), con Reagan nel 1980 (+26%) e nel 1984 (+38%), con Bush Sr. nel 1988 (+16%) e nel 1992 (+8%), con Dole nel 1996 (+8%) e con Bush Jr. nel 2000 (+22%) e nel 2004 (+31%). Alle elezioni del 2004, in particolare, George W. Bush ha conquistato tutte le 77 contee dello stato. E nel 2006, malgrado la pessima prestazione a livello nazionale e la campagna per la rielezione di un popolare governatore democratico come Brad Henry, i repubblicani hanno mantenuto il controllo del Senato locale (57-44) e strappato due seggi ai democratici alla Camera, raggiungendo dopo molti anni la parità (24-24).

Nel ciclo elettorale 2008, il dominio repubblicano nel Sooner State non è mai stato messo in discussione. In un solo sondaggio (Research 2000, aprile), lo svantaggio di Obama è sceso sotto i 20 punti percentuali. Più volte, invece, è andato sopra i 30 punti. E nella attuale media di RealClear Politics, McCain ha un distacco del 31% (anche se non è ancora contato un recente sondaggio Survey USA con McCain a +24%). Non che i democratici si siano dannati più di tanto per cambiare lo status quo, visto che Obama non ha investito risorse nello stato e che nessuna delle corse locali sembra in bilico. L’Oklahoma era saldamente nel campo dei red states all’inizio della campagna elettorale. E non si è mosso.


Il comportamento elettorale degli Oklahomans, sotto il profilo geografico, è semplice da descrivere. Nelle contee del sud-est, al confine con l’Arkansas e nella zona intorno a Muskagee, i democratici sono tradizionalmente competititvi. Questa è l’area che compone, più o meno, il secondo distretto congressuale dello stato (che al momento è l’unico in mano ai democratici). Negli altri quattro distretti – e dunque il tutto il resto del Sooner State – il dominio del GOP è solidissimo. E non solo nelle contee rurali, come quelle del confine occidentale con il Texas (dove i repubblicani oscillano tra il 70 e l’80%) o nella “striscia” di contee nord-occidentali che separano il Texas dal Kansas (dove il GOP viaggia tra l’80 e il 90%), ma anche nelle poche aree urbane dello stato. Nella contea di Oklahoma City, Bush è andato oltre il 60% sia nel 2000 che nel 2004. E anche a Tulsa le percentuali sono simili.

I giorni in cui repubblicani (e addirittura socialisti come Eugene V. Debs) si affannavano per scalfire il dominio democratico nello stato sono finiti da un pezzo. Le probabilità che l’Oklahoma si allontani dalla colonna degli stati rossi sono praticamente nulle. Il Sooner State è GOP Solid e resterà tale fino al giorno delle elezioni. Altri 7 electoral votes per il GOP.

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