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Northern Virginia [31-10-2008]

La giornata inizia male. Partiamo da Woodbridge per tornare a nord. Ad Arlington (nell’area metropolitana di Washington) c’è il quartier generale della campagna McCain/Palin per la Virginia e il North Carolina. Vogliamo registrarci per i due rally di domani (McCain a Springfield la mattina, Sarah Palin a Glen Allen – a due passi da Richmond – nel pomeriggio). La zona, però, è guardata a vista da due poliziotti neri (obamisti al 100%) che ci intimano di allontanarci perché non abbiamo un appuntamento.

Riusciamo a malapena a scattare un paio di foto (anche se non potremmo fare neppure quello) e ce ne andiamo, scoraggiati.

Feriti nell’orgoglio, ci consoliamo pranzando in un centro commerciale immenso, con gigantesca bandiera a stelle e strisce incorporata.

Sembra la giungla amazzonica, in realtà è il cuore pulsante del capitalismo obamista a Washington D.C. Mangiamo un indecifrabile “spezzatino” di maiale (a me piace, a Simone meno) e decidiamo di tornare a sud, per tentare la sorte negli headquarters “minori” al di fuori dell’Obama Country.

Obiettivo: Fairfax Regional Victory Headquarters, 4246 Chain Bridge Road, Fairfax, VA.

Lungo la strada si inizia a vedere qualche segno di civiltà GOP.

Ooops… meglio chiedere aiuto al navigatore satellitare.

Joe the Plumber si prepara al rush finale della campagna elettorale.

Finalmente qualche faccia amica! I volontari di Fairfax sono gentilissimi. Ci registriamo per il rally di Springfield (per Glen Allen qui non ci sono i biglietti) e facciamo incetta di gadget. Il cartello per il giardino (adesso ci manca solo il giardino)…

…il bumper sticker per il cavallo…

…che a Simone piace molto…

…e che, oggettivamente, dona molto al cavallo!

Ci mancano i biglietti per il rally di domani pomeriggio. Proviamo a cercarli tornando vicino “casa”, a Woodbridge, al Prince William Victory Center. Più si va a sud, più la Virginia diventa bella…

Quando arriviamo al quartier generale di Woodbridge è in corso un mini-evento a cui partecipano una cinquantina di volontari che fanno la fila per fotografarsi con una simpatica vecchina, a noi totalmente sconosciuta. Ci mettiamo in fila, naturalmente. La signora, che sembra davvero molto anziana, è semplicemente deliziosa. Mi chiede in quale contea voterò. Le rispondo che non posso votare, perché sono italiano. “Non mi sembra un motivo sufficiente per impedirti di votare”, mi risponde. Con pazienza cerco di spiegarle che proprio non posso votare, perché ho la cittadinanza italiana. “I’m trying to be funny here”, mi sussurra lei con dolcezza (molto più sveglia di me, evidentemente). Resto colpito, ma continuo a non sapere chi sia la vecchina.

E non lo sa neppure Simone, almeno fino a quando non lo chiedo a uno dei volontari, che mi risponde meravigliato. La signora in questione è Roberta McCain, mamma di John, 95 anni compiuti, che sta facendo il giro di tutti gli headquarters della Virginia per ringraziare i volontari, uno per uno. Semplicemente eccezionale.

Per farci perdonare la nostra suprema ignoranza (e non solo) facciamo incetta di gadget del Team Sarah (una parte del ricavato viene devoluta in beneficenza). Io compro una t-shirt e un mousepad per mia moglie (*smack*).

L’ufficio è piccolo, ma tutti sembrano allegri e motivati.

Scattiamo un paio di foto e usciamo. Per i biglietti del rally pomeridiano ci consigliano di andare a Sterling, di nuovo a nord. No, Washington no!

All’uscita incontriamo un “veteran for McCain” con la sua Harley…

…e c’è anche gente più strana…

Arriviamo al Loudoun Regional Victory Headquarter di Sterling. E finalmente troviamo quello che cerchiamo. I volontari sono fantastici. E quasi tutti molto giovani, alla faccia dei luoghi comuni propagandati dai mainstream media. Prendiamo possesso dei biglietti…

…e in uno slancio d’entusiasmo ci offriamo come volontari per accompagnare la gente a votare, con il cavallo, il prossimo martedì. Ecco qualcosa che Obama e Axelrod proprio non potevano prevedere. La Virginia sta per tornare toss-up?

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