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Tutti. Ma noi no

“Anche nel Friuli, piegato nel ’76 da un sisma che ucci­de 989 persone, devasta 94 comuni e demolisce 200 in­dustrie, rischia di passare la stessa scelta: perché non co­gliere l’occasione? I friulani dicono no. E Manzano, come raccontavamo giorni fa, arri­va al punto di deliberare in consiglio comunale la rinun­cia ad essere inserito tra i centri terremotati. Certo, la definizione dei confini dell’ area colpita, a mano a mano che si verificano i danni pae­se per paese, anche qui si al­larga. Ma in dimensione più ridotta: da 94 a 137 comuni, da 256 a 570mila abitanti.” Sul Corriere di oggi, un bel pezzo di Gian Antonio Stella sui rischi che derivano dalla smania di ricostruzione. Sommessamente ricordiamo la compostezza della gente friulana, la grande voglia di rifare tutto da soli e la straordinaria rapidità nel rimettere in piedi una regione devastata dal Sisma. Una compostezza e una dignità che ci ricordano molto da vicino quella degli amici abruzzesi.

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