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L’ultimo complotto della CIA

Secondo il senatore democratico Carl Levin (che, come membro del Senate Intelligence Committee, è stato informato sulle tecniche d’interrogatorio utilizzate con i sospetti terroristi almeno cinque volte, dal 2006 al 2007), sarebbero in corso oscure manovre da parte della CIA per mettere in cattiva luce gli esponenti democratici del Congresso. Convinti dell’esistenza di questo complotto – secondo il quotidiano online The Politico – sarebbero anche Dick Durbin (numero 2 dei democratici al Senato), Dianne Feinstein (presidente dell’Intelligence Committee) e Russ Feingold (anche lui membro della stessa commissione).

Tutto questo, perché il 20 aprile – su richiesta del repubblicano Peter Hoekstra – la CIA (a capo della quale Obama ha da poco nominato Leon Panetta, noto reazionario della right-wing conspiracy…) ha pubblicato un documento di 10 pagine in cui venivano elencati i briefing dal settembre 2002 al marzo 2009 per i membri del Congresso sulle enhanced interrogation techniques. La “prova provata”, insomma, che personaggi come Nancy Pelosi – allora leader della minoranza alla Camera – avevano clamorosamente mentito affermando di essere venuti a conoscenza solo recentemente dell’esistenza del waterboarding.

La CIA è sempre stata all’avanguardia nell’elaborazione di complicate macchinazioni a danno della sinistra, ma adesso ha davvero oltrepassato il limite: pur di mettere in imbarazzo i leader democratici del Congresso, si è azzardata a dire la verità.

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