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Quell’aspirante Vasco alla corte di PierFerdi

Si è presentato ai suoi elettori riempiendo le città di manifesti 6×3, locandine, volantini e materiale pubblicitario inneggiante al suo nome. Tiziano Motti chiedeva, già da Aprile, un voto per le Europee ma non sapeva ancora per quale partito sarebbe stato candidato. Di sicuro, nella sua testa, c’erano due cose: la candidatura all’europarlamento e il collegio, quello del nord-est. Poi sono arrivate alcune interviste in cui si definiva “l’erede naturale di Silvio Berlusconi” e a tutti era sembrato scontato il suo inserimento nelle liste del PdL. Qualche giorno di silenzio, forse impegnatissimo a cercarsi una sistemazione politica, poi riappare di nuovo, con il suo sorriso patinato da prima pagina di Sorrisi e Canzoni. Questa volta candidato europeo nell’Unione di Centro. Si, proprio lei, quell’Unione di Centro famosa per esprimere candidature serie, valorizzare il territorio, la militanza politica, utilizzare i valori come unico criterio per scegliere i candidati. Ma cosa avrà spinto Pierferdinando Casini a mettere in lista addirittura uno che si definisce più berlusconiano di Silvio e che sembra essere apparso dal nulla tanto che anche i militanti dell’Udc non sanno darsi spiegazioni plausibili?  Non lo sappiamo proprio, o forse lo sappiamo e non possiamo dirlo. Ma quel che si chiedono tutti è: chi è veramente Tiziano Motti? Dice di sé: “Nel corso degli anni ho conosciuto persone, prima tra tutti mia moglie Stefania con cui ho condiviso ogni passo di questa avventura, che come me credono che l’impegno personale e l’entusiasmo possano ancora consentire di trasformare i progetti in grandi realtà. Insieme abbiamo raggiunto obiettivi imprenditoriali molto importanti, dedicando la nostra attività all’informazione e ai diritti dei cittadini, che mi hanno anche consentito di avere una certa visibilità sui giornali, in televisione e naturalmente in internet.” Ma non è dato sapere quali siano queste mirabolanti attività e quali gli obbiettivi imprenditoriali perseguiti con tanto entusiasmo. Poi ancora, parlando di quello di cui si occupa: “Dal 2004 mi occupo della tutela dei diritti anche con l’associazione senza fini di lucro “Europa dei Diritti”, che ho fondato con lo stesso gruppo di persone che entusiasticamente mi segue in ogni progetto. Partiti da zero, oggi contiamo 100.000 associati, una rete di centoquaranta studi legali convenzionati in molte regioni italiane, collaboriamo con Enti e Istituzioni, partecipiamo alla pubblicazione di libri diffusi gratuitamente a milioni di famiglie e ogni giorno raggiungiamo ottocento mila utenti con una newsletter informativa, in pratica un giornale che arriva direttamente nella mail e può essere approfondito in internet.”. Un imprenditore sui generis, insomma. L’unica cosa che sappiamo del buon Tiziano è il video che riportiamo qui sopra. Una prestazione decisamente di livello. Ormai pare chiaro a tutti che il nuovo slogan dell’UDC diventerà “tra destra e sinistra, scegli Vasco”. Basta Poco.

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