Tags

Related Posts

Share This

Not Free

Sei militari morti, sei italiani, sei eroi. E’ il giorno in cui non dobbiamo avere paura di essere retorici. Perchè il vile attentato di questa mattina è il colpo di coda della follia totalitaria, sferrato non a caso contro quelli che contro la follia totalitaria si stanno battendo. Freedom in not free, dicono gli americani quando devono celebrare i loro veterani. Dovremo imparare a farlo anche noi, con lo stesso orgoglio e lo stesso spirito patriottico. Abbiamo sacrificato in Afghanistan 21 dei figli migliori di questo paese. E dobbiamo andarne fieri. Di loro, del loro coraggio, dello slancio ideale con cui sono andati fin laggiù a tenere alta la bandiera di un paese che troppe volte si dimentica il valore altissimo di quello che stanno facendo questi ragazzi. L a morte e l’estremo sacrificio ci colpiscono come un pugno nello stomaco, ricordandoci quanto sia difficile accettare tutto questo per garantire la libertà ad una nazione che sta a migliaia di chilometri di distanza. E’ stato così, tanti anni fa, anche per il popolo italiano. Liberato e affrancato dal gioco nazista grazie ad un esercito arrivato da oltreoceano e a migliaia di uomini coraggiosi pronti a dare la loro vita per la nostra libertà. I nostri militari in Afghanistan, così come i marines che sbarcavano ad Anzio, stanno dalla parte giusta della storia.  Hanno dimostrato più volte di essere uomini speciali. Adesso tocca a noi dimostrare di essere un popolo all’altezza di questi ragazzi.

468 ad