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Rammentiamo

La portavoce dell’associazione familiari delle vittime di via dei Georgofili, Giovanna Maggiani Chelli, era a Torino. “Rammentiamo al collaboratore di giustizia di turno, che la piccola Nencioni che lui ha ammazzato il 27 maggio 1993, e aveva solo 50 giorni, si chiamava Caterina e non Nadia, la quale aveva al momento della strage 8 anni, sempre pochi per morire”. “Se Gaspare Spatuzza dicesse la verità fino in fondo sul suo “pentimento”, senza invocare tante crisi mistiche, saremmo molto più contenti, tanto noi crediamo che si sia “pentito”, come del resto tutti quelli che nella mafia si “pentono”, per non restare a 41 bis e all’ergastolo”. La Maggiani Chelli ricorda poi il procuratore Chelazzi: “Si starà rivoltando: dal ’94 al 2003 avrebbe meritato almeno metà dell’interesse che c’è adesso per la strage”. La Repubblica

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