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The Conservative Manifesto

131 pagine per dire alla Gran Bretagna che il momento è giunto. Change: la parolina magica che ha fatto le fortune di Barack Obama è il claim della campagna conservatrice da molto prima che l’inquilino temporaneo della Casa Bianca decidesse di scendere in pista. Oggi è il giorno in cui David Cameron spiega agli inglesi cosa vuol fare, dove, come e perché. As usual ci riesce decisamente bene. Piglio deciso e sguardo suadente, Dave sembra essere tornato quello che ci stregò a Bournemouth qualche anno fa. Non è certamente un thatcheriano di ferro e non ci tiene nemmeno a farci credere un tanto, però tocca le corde che potrebbero piacere anche ai libertisti d’oltremanica. Taglio dei costi dei ministeri, lotta agli sprechi, riduzione dei parlamentari, power to the people: c’è tutto quel che basta per chiedere un voto serio e consapevole all’Inghilterra. Perchè il New Labour è morto e sepolto sotto un debito pubblico esorbitante e questo paese ha bisogno di un’inversione di rotta per tornare a sognare. Ieri Brown aveva inaugurato ufficialmente la sua campagna elettorale parlando di riforme. Oggi Cameron, seppur con toni diversi, dice una cosa molto simile. Rimane da capire a chi crederanno i sudditi della Regina Elisabetta. E gli occhi sono già puntati sui prossimi sondaggi.

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