A modo suo

Quattro lettere che dovevano contenere chissà quali segreti. E invece niente. Parole banali, scritte da un uomo geniale che ha deciso di salutare tutti a modo suo. Fingendo un colpo di teatro che non c’è stato. Mentre la politica si incasina di nuovo, lui se ne va. E’ sempre stato così: o protagonista o niente. E’ stato il più giovane e il più innovatore in tutto. E’ stato buono, finché il sistema glielo ha chiesto. Poi se ne è sbattuto altamente e ha tirato dritto. L’ultimo viaggio lo farà avvolto nella bandiera dell’amata Sardegna. E in questo lo comprendiamo un po’. Non vuole autorità al funerale, così eviteremo patetici siparietti da parte di quelli che gli hanno sputato un bel po’ di veleno addosso.

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