Gulliver Berlusconi

Ha spiegato tutto lui, con la consueta sintesi. C’è veramente molto poco da aggiungere ma due parole su questo centrosinistra di lotta e di salotto andrebbero spese.

Silvio Berlusconi alza il telefono e dice “Postribolo”. Il Corriere si inventa una rubrica d’approfondimento sul significato di “Postribolo” e la sciura Pina chiama il figlio per chiedere “cos’ha fatto Berlusconi ieri sera che io non ho visto”. Il video gira in rete e tutto quel che si vede è un giornalista che non trattiene la rabbia e un PresdelCons che dice “Io so quello che dico, lei no”. Game, Set, Match.

Non c’è proprio competizione. Silvio Berlusconi è un evento e ogni volta che esterna diventa centrale. Se compra una mezz’ala per il Milan finisce in homepage di Corriere.it e partono i retroscena su Silvio che vuole vincere con il Milan per stravincere in politica. Questi signori, con tutto il rispetto per i lillipuziani, si confrontano con un Gulliver che non sono in grado di imprigionare nemmeno se si mettono tutti d’accordo (e ci hanno già provato).

Berlusconi cadrà, perché prima o poi, almeno per ragioni anagrafiche, la parentesi si chiuderà. Ma il giorno in cui quest’uomo uscirà di scena, avrà perso lui e non avranno vinto loro. Per la banale ragione che, così come stanno, sono antropologicamente incapaci di vincere.

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