Beffa Suprema

La sinistra americana aveva puntato tutto sulle elezioni per la Corte Suprema del Wisconsin. L’obiettivo era quello di dimostrare che gli elettori del Badger State ripudiavano le politiche fiscali del governatore repubblicano Scott Walker e appoggiavano invece la guerra senza quartiere che gli era stata dichiarata dai sindacati dei dipendenti pubblici e dal movimento progressive. Sullo sfondo, la lotta sul budget tra democratici e GOP che potrebbe portare, nei prossimi giorni, ad uno shutdown sullo stile di quello a cavallo tra il 1995 e il 1996. E più in generale il destino della politica economica statunitense, in bilico tra il ritrovato fiscal conservatism del partito repubblicano e il tax&spend democratico. Vittima designata, nel tentativo di riscossa progressista in Wisconsin, era il giudice David Prosser Jr. (uno dei quattro che compone la spina dorsale “conservatrice” della Corte), impegnato in un difficile tentativo di rielezione contro l’assistant attorney general JoAnne Kloppenburg.

Le speranze democratiche sembravano essere sul punto di materializzarsi quando martedì notte, dopo un risultato parziale che sembrava leggermente favorevole a Prosser, la Kloppenburg aveva finito il primo conteggio in vantaggio di circa 200 voti. Un distacco minimo che avrebbe sicuramente portato ad un recount obbligatorio (previsto per distacchi inferiori allo 0.05% secondo la legge elettorale dello stato), ma che aveva comunque galvanizzato democratici e sindacati, convinti di aver compiuto un’impresa storica. E soprattutto convinti di “portare a casa” il recount, sfruttando i metodi che hanno perfezionato con cura ormai da decenni.

La Suprema Ironia della sorte, però, è sempre in agguato. E mentre la sinistra ancora festeggiava per il vantaggio della Kloppenburg, da Waukesha County è arrivata la ferale (per loro) notizia. Il county clerk della contea, storica roccaforte repubblicana, ha infatti convocato una conferenza stampa per annunciare che – a causa di un errore materiale di trascrizione – non erano stati contati i voti della città di Brookfield, sobborgo commerciale di Milwaukee tradizionalmente fedele al GOP, in cui Prosser ha conquistato 10.859 voti contro i 3.456 della Kloppenburg. Risultato netto: 7.400 voti in più per Prosser, che lo portano in vantaggio con un distacco superiore allo 0.05% richiesto per il recount obbligatorio. Adesso, naturalmente, i democratici gridano al broglio (in psicanalisi si chiama “transfer”) e chiedono il riconteggio. Se davvero lo vogliono, però, dovranno pagarselo da soli ed esporsi al rischio di una brutta figura colossale. Senza contare che il risultato finale del canvass, favorevole a Prosser, è stato confermato anche dal vice del county clerk, che è democratico. Ci sono voluti 63 anni, ma finalmente Thomas E. Dewey è stato vendicato.

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