Mostly Unfree

Se fossimo un paese serio, oggi, ci occuperemmo dell’edizione 2012 dell’Index of Economic Freedom, uno dei più influenti e completi indicatori delle libertà economiche nel mondo.

L’affresco del nostro paese è disarmante: nella speciale classifica compilata dalla Heritage Foundation e dal Wall Street Jorunal, l’Italia smette di essere un paese moderately free e diventa a tutti gli effetti mostly unfree, collocandosi al 92esimo posto nel mondo per libertà economiche. Prima di noi l’Azerbaijan, dopo l’Honduras.

Non trattandosi del ranking Fifa, nessun giornale o televisione ne farà menzione. Eppure il dato dovrebbe far riflettere, perché l’Index of Economic Freedom è qualcosa di più di una semplice classifica in cui si mettono in riga le economie nazionali. Ad essere valutati sono fattori diversi: dal livello di corruzione alla libertà fiscale, passando per l’efficienza del sistema giudiziario e la spesa pubblica.

Qui sotto (clicca per ingrandire) potete apprezzare le “performance” del nostro paese. Le scale di valori vanno da 0 a 100 per ogni categoria. Tra 80 e 100 un paese è considerato compiutamente libero, tra 70 e 70.9 mostly free, tra 60 e 69.9 moderately free, tra 50 e 59.9 mostly unfree e tra 40 e 49.9 repressed.

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Andrebbe fatto notare a quelli che “il liberismo sfrenato ha causato la crisi di questo paese” e a quelli che “l’articolo 18 non si tocca” che il nostro paese – secondo una ricerca di cui il tante volte citato Wall Street Journal è partner – è repressed per quanto riguarda la spesa pubblica e la libertà del mercato del lavoro ed è mostly unfree con riferimento ai diritti di proprietà e alla libertà fiscale.

 

Cos’è l’Index of Economic Freedom
La situazioe Italiana
La classifica mondiale

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