Southern Scramble

Con due affermazioni quasi inaspettate, Rick Santorum ha vinto le primarie repubblicane in Alabama e Mississippi ottenendo due risultati da non sottovalutare: ha praticamente eliminato Newt Gingrich dalla corsa; ha impedito a Mitt Romney di conquistare il suo primo stato del sud. Le vittorie di Santorum, soprattutto in Mississippi, non sono state particolarmente larghe numericamente (e non dovrebbero essere particolarmente fruttuose nella conta dei delegati), ma rappresentano uno statement strategico di indubbia portata.


Per ora Newt Gingrich, che in questi due stati del Deep South aveva l’assoluta necessità di portare a casa una vittoria (meglio due), non sembra intenzionato a ritirarsi. Ma i prossimi giorni potrebbero portare a decisioni diverse, visto che la sconfitta (seppure di misura) in Alabama e Mississippi rende impraticabile qualsiasi path verso la nomination. Come spiega magistralmente Jay Cost sul sito del Weekly Standard, le vittorie di Santorum sono arrivate proprio a spese della coalizione elettorale che aveva spinto Gingrich in South Carolina e Georgia. Mentre Romney resta più meno sulle proprie (non entusiasmanti) posizioni.


L’ex governatore del Massachusetts continua ad essere in netto vantaggio nella conta dei delegati (e dopo la fine dello scrutinio in Hawaii potrebbe esserlo ancora di più), ma se – con il ritiro di Gingrich – la corsa si trasformasse di fatto in una “sfida a due”, la dinamica di queste primarie repubblicane potrebbe cambiare drammaticamente. E, almeno secondo Bill Kristol, non è detto che questo sia necessariamente un male per le prospettive del partito repubblicano a novembre. Resta il fatto che per ora, su Newt.org, la prima cosa che si legge è “Thank you Mississippi & Alabama. The Fight Continues”. Vedremo.

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