Four Madness

Cari amici di RightNation, anche quest’anno la March Madness sta volgendo al termine. Nel prossimo week-end le quattro squadre di college basket sopravvissute alla dura legge del bracket si sfideranno alle Final Four di New Orleans, Louisiana, e mai come quest’anno i pronostici della vigilia sono stati in larga parte rispettati. Mancano, infatti, i classici underdogs venuti dal nulla, come per esempio la Butler delle ultime due edizioni. Le quattro reginette sono infatti Kentucky, Louisville, Kansas e Ohio State, e proprio da questi ultimi cominciamo la nostra analisi.

I Buckeyes arrivano a New Orleans grazie alla vittoria ottenuta alle Elite Eight contro i favoriti Syracuse Orangemen: partita controllata dai ragazzi del coach Thad Matta in maniera lineare e vittoria ottenuta senza eccessivi patemi d’animo, nonostante la star Jared Sullinger abbia giocato solo 6 minuti nel primo tempo, limitato da problemi di falli. Arriveranno dove li porterà il loro big man, il che può voler dire che potremmo vederli al momento del taglio della retina. In semifinale se la vedranno con i Kansas Jayhawks, squadra storicamente abituata a restare in corsa fino a fine marzo.

Allenati dal sempiterno Bill Self, i Jayhawks hanno avuto la meglio ai Regionals contro North Carolina, mandando in doppia cifra di punti tutto il quintetto base: da segnalare la splendida prova della guardia Tyshawn Taylor, autore di ben 22 punti. E’ una squadra molto equilibrata, come da tradizione per coach Self, in cui ogni giocatore in rotazione può salire alla ribalta nella serata giusta. Come pronostico vado con Ohio State, ma molto dipenderà da quanto i lunghi di Kansas sapranno limitare Sullinger.

I Kentucky Wildcats hanno asfaltato Baylor alle Elite Eight molto, ma molto di più di quanto non dica il finale, 80-72. La squadra del Blue Grass State si candida a favorita per la vittoria di domenica grazie ad un gioco veloce e spettacolare, impreziosito dalle presenze del lungo Anthony Davis (primissima scelta del prossimo draft a parere di molti addetti), dell’ala Michael Kidd-Gilchrist, vero leader emotivo dei Wildcats nonostante i 18 anni d’età (autore di 17 punti nel parziale di 35-8 che ha spento ogni velleità di Baylor), ma soprattutto dalla presenza in panchina del santone John Calipari, vero guru del College Basketball, che però per arrivare alla finale di domenica dovrà sconfiggere un altro mago del reclutamento di italiche origini che come il buon John ha avuto poca fortuna al piano di sopra: Rick Pitino, coach dei Louisville Cardinals.

I Cards arrivano al capolinea in Louisiana dopo aver sconfitto i Florida Gators di coach Donovan (0-7 contro il suo maestro Pitino) nella partita più equilibrata del lotto, dopo essere stati sotto per mezz’ora: squadra molto equilibrata e difficile da affrontare, con una buona rotazione e che ha il suo leader nell’ala Chane Behanan, 17 punti contro i Gators. Pronostico: si sfidano due grandi alchimisti del College Basket, due super-rivali dalle filosofie di gioco opposte ma indirizzate all’unico obbiettivo possibile, cioè la Vittoria. Stavolta vado con Calipari e i Wildcats, anche se sono certo che la partita regalerà grandi, grandissime emozioni. Nel caso dovessi azzeccare le due squadre finaliste , mi sbilancio e vi do anche il mio pick quale NCAA Champion per il 2012: Kentucky Wildcats. Lunedì prossimo 1° aprile, esaurita la March Madness, sapremo.

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