Sofia, United States

In un paese normale le elezioni possono finire 19.605 a 0? In Bulgaria si sarebbero sentiti in imbarazzo, in Pennsylvania evidentemente no. E così ci sono 59 distretti elettorali di Philadelphia in cui Mitt Romney non prende un solo voto. Zero via zero, non si trova un repubblicano nemmeno per sbaglio.

Poi c’è Cleveland, che non sta in Bielorussia ma in Ohio. Anche qui ci sono nove sezioni in cui non si è trovato uno straccio di elettore di Mitt Romney, tutti hanno scelto Obama. E sono tutti seggi in cui l’affluenza è altissima e in cui praticamente tutti, in un paese solitamente diffidente rispetto al voto, si recano alle urne per l’election day. Se pensate che tutto questo sia assolutamente irrilevante, datevi un’occhiata ai dati: con uno straordinario turnout e percentuali da cortina di ferro, Obama vince nella contea di Cuyahoga di 236.000 voti. Nel resto dell’Ohio sarebbe stato sotto di circa 130.000 preferenze. Il prossimo giro i repubblicani farebbero a fare un minimo di attenzione, perché vincere il decisivo Ohio passa anche da qui.

Se pensavate di aver visto tutto, però, mettetevi comodi. Dopo aver distrutto ogni tipo di regola di buonsenso sull’esito delle elezioni, il Team Obama è riuscito anche nel miracolo di mettere in piedi un Get Out the Vote così efficiente da portare ai seggi più persone degli effettivi aventi diritto al voto. E tutto questo in un distretto della Florida in cui la corsa per il Congresso si è decisa sul filo dei decimali.

Round-up: Lonely Conservative, I Own the World, Weasel Zippers, Newsbusters, The Blaze, Big Government

 
Nella foto: un seggio dei sobborghi di Pyongyang, con la foto del Caro Leader bene in vista e i rappresentanti di lista repubblicani cacciati dalla zona.

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