Il volto della disinformazione russa

article-2574131-1C101CA500000578-891_634x321

Avevamo parlato qualche giorno fa di come la Russia si serva di strumenti di disinformazione per orientare il pensiero comune nei giorni dell’invasione della Crimea. Le testimonianze della comunità ucraina a Roma potevano essere lette come propaganda filo-occidentale, ma ecco che un articolo pubblicato sul Daily Mail comprova quanto detto: i media russi non sono affidabili. Esistono molte storie che cercano di legittimare l’intervento della Russia in Ucraina. E tutte, puntualmente, depongono a favore di Mosca e della loro linea ufficiale. “Soldati russi in Crimea? Che sciocchezza! Una provocazione”, afferma più volte il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu. La penisola sarebbe occupata da milizie di autodifesa. Certo, che poi siano equipaggiate con uniformi russe, con fucili russi, con mezzi militari russi poco importa.

Le principali fonti di informazione moscovite sono state accusate di utilizzare un’attrice come comparsa e testimone nei sommovimenti di piazza dei giorni scorsi nelle principali città ucraine. Da Kiev, dove è stata pescata a manifestare contro il “colpo di Stato dei nazisti” a Simferopoli. Si chiama Tatiana Samoilenko e avrebbe intorno ai 40 anni. Viene mostrata in tv con almeno cinque identità diverse che si oppongono alla rivoluzione. La donna è apparsa in alcune trasmissioni televisive spacciandosi per casalinga disperata a Odessa, parlando del suo terrore per i politici filo-fascisti che hanno preso il potere in Ucraina durante l’insurrezione di piazza Maidan. E’ comparsa come madre di un soldato sulle barricate di Kiev ed è stata vista avvolta in una bandiera russa durante le manifestazioni a Kharkov, città orientale del paese. La storia è andata avanti per un po’ fino a quando sui social network molti utenti si sono affrettati a far notare che la “casalinga” assomigliava stranamente a diverse altre donne intervistate…

Continua su “il Tempo”

468 ad