Non ci mancherai signora Sebelius

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Il segretario alla Salute americano Kathleen Sebelius, finita nel mirino per il difficile avvio dell’Obamacare, la riforma sanitaria del presidente Barack Obama, si è dimessa. La stampa americana sottolinea come il passo indietro del ministro arrivi una settimana dopo l’annuncio dell’amministrazione Usa, con oltre sette milioni di americani registrati al sito healthcare.com, finalmente funzionante. Piccolo particolare: alla conferenza stampa nel giardino delle rose della White House, con cui Obama ha comunicato al mondo la sua “vittoria”, lei non c’era.

L’ex governatrice democratica del Kansas aveva ottenuto grandi successi politici in passato tanto da essere nominata dal Time magazine nel 2005 uno dei 5 migliori governatori del paese e nella campagna che incoronò Barack presidente per la prima volta (nel 2008) si era parlato molto di lei come possibile sfidante. Si ritirò subito dalla corsa appoggiando proprio il presidente nero. Divenne una delle donne più in vista del Partito Democratico e fu fondamentale il suo sostegno per permettere all’inquilino della Casa Bianca di vincere il caucus nel suo stato.

Poi l’affare sanità e il declino. Negli ultimi anni si è prodigata in ogni modo possibile e con tutti i mezzi a sua disposizione a quello che da molti negli States viene visto come il più grande disastro interno mai realizzato da un leader politico. Una riforma che pesa sulle spalle dell’amministrazione soprattutto in vista delle elezioni midterm, previste per il prossimo novembre. Molti sondaggi, infatti, mostrano che il grosso del malcontento verso il governo deriva dall’introduzione dell’Affordable Care Act. Numeri alla mano, Obama la aveva difesa dagli attacchi e dalle critiche che arrivavano anche dai democratici durante i giorni più burrascosi del flop del sito dell’Obamacare.

Ma, in realtà, come scrive il Whashington Post, Sebelius e il suo staff vennero messi progressivamete in disparte da alti funzionari dell’amministrazione e dai loro collaboratori che si affidarono a gruppi esterni al dipartimento della Salute (HHS) per riparare i bug del sito, a cui i cittadini americani devono necessariamente iscriversi per aver accesso a una nuova assicurazione. Sebelius ha deciso (o si è vista costretta) a lasciare. Aveva già espresso all’inizio di marzo al presidente l’intenzione di ritirarsi. Aveva spiegato:  “Ora che appare ormai stabile la traiettoria dell’applicazione della riforma, ritengo sia il momento giusto di un cambio di direzione al dipartimento”.

Piovono i commenti e qualche conservatore ironico le ha consigliato (vista la sua vasta esperienza nel mondo del web. sic!) di sostituire il Ceo di Mozilla, Brendan Eich, costretto pochi giorni fa alle dimissioni. Al suo posto Obama ha nominato Sylvia Mathews Bruwell, attuale direttore dell’ufficio bilancio. Il Senato aveva confermato Burwell all’unanimità per il suo attuale incarico e la funzionaria gode del sostegno di molti parlamentari repubblicani. I dem cercano di riparare i danni e “scaricano” i membri dell’amministrazione che avrebbero potuto destare qualche imbarazzo (per incompetenza) alle urne. Fatto il bucato, parola agli elettori.

(Tratto da “Il Tempo”)

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