Perché quel video andrebbe trasmesso integralmente

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La richiesta dei familiari di James Foley è perfettamente legittima e comprensibile: non bisognerebbe guardare quel video. Perché quel che vogliono i terroristi è, appunto, seminare terrore: e farlo nell’era digitale significa anche caricare su YouTube un filmato in cui un essere disumano vestito di nero taglia la testa ad un giornalista inginocchiato. Quel video andrebbe cancellato, se non fosse per un piccolo particolare: ancora in troppi non hanno capito quel che sta succedendo e non hanno la più pallida idea dello scontro di civiltà che è in atto.

Di Battista qualche giorno fa ha detto una scemenza ingenua, ingigantita dal tam tam mediatico, ma molto meno grave di dotti editoriali che abbiamo letto in questi anni e che hanno puntato a farci credere che non ci fosse un bene e non ci fosse un male in questa guerra santa che ci è stata scatenata addosso dall’11 Settembre in poi.

L’Occidente ha un estremo, profondo, bisogno di guardare in faccia il male. E per farlo deve guardarsi quel video, metabolizzarlo, rendersi conto una volta per tutte che non è in atto una guerra di potere, che non c’è una battaglia di posizionamento da combattere ma che a scontrarsi sono ragione e torto, razionalità e barbarie, bene e male. E non c’è modo di vincere questa sfida senza la consapevolezza di cosa c’è in ballo.

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