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Elogio del Wrestling

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NCIS Los Angeles, sesta stagione, secondo episodio: Deeks e Kensi “giocano” a wrestling. Nella stanza entra un collega che si mostra stupito. Deeks risponde secco: “Cosa? Non conosci il wrestling? Ma cosa sei, un comunista?”. Un tanto premesso anche quest’anno abbiamo rispettato il copione: noi che non siamo comunisti, quando il wrestling arriva in Italia, ci andiamo.

Facile, quasi banale, farsi 50 chilometri e vederselo vicino casa. Epico, ai limiti dell’eroico, prendere la macchina (e non accordarsi precisamente su “quale”) e percorrere 384 chilometri di A4 e A22 per spuntare a Bolzano Sud, direzione Palaonda, in un piovoso sabato pomeriggio invernale. Il ritorno in serata, manco a dirlo, è parsa una passeggiata di salute.

Ma veniamo alla cronaca della serata.

Lo spettacolo andato in scena in quel di Bolzano è risultato molto godibile sotto ogni punto di vista. Nel complesso, la parte di roster WWE arrivata in Italia era il meglio che potessimo aspettarci: nel match di apertura l’irlandese Sheamus ha sconfitto la nuova leva Luke Harper in un incontro molto intenso e lungo che ha ”acceso” i fan.
Si è passati poi al momento comedy con la coppia formata da Miz (che interpreta il ruolo del wrestler-attore) e Damien Mizdow (che interpreta il suo stuntman replicando ogni mossa che the Miz subisce), sconfitti dal duo Kingston-Big E Langston, tag-team formato da poco che combina in maniera efficace l’atletismo di Kingston e la potenza di Big E.

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Si è poi entrati nel vivo con l’acclamatissimo Big Show opposto al filorusso Rusev, accompagnato dall’incantevole Lana (“abbiamo già una vincitrice” ha sussurrato uno dei compagni di ventura prima dell’inizio del match) che interpreta magistralmente il ruolo dell’anti-americana, tipo di character malvagio che storicamente fa sempre presa sul pubblico a stelle e strisce.
L’incontro in sé è stato piuttosto statico (the Big Show non ha più vent’anni e l’età e la mole impressionante di questo wrestler non aiutano di certo), ma il pubblico ha dimostrato di apprezzare sfoderando anche cori U-S-A, U-S-A molto graditi da chi scrive.

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La pausa di metà spettacolo ci ha fatto scoprire le varie specialità al salame del PalaOnda di Bolzano. Potete agevolmente degustare: panino col salame, col salame piccante, col salame ungherese, col salame affumicato. Se siete vegetariani ve ne potete andare a prendere un veggie burger a Trento, ricoperti di insulti.

Quando si riparte è tempo di match femminile: la campionessa A.J. Lee ha sconfitto il duo Nikki Bella (compagna di John Cena nella vita reale, quindi tenuta discretamente in considerazione dalla compagnia nonostante, va detto, sul ring non sia un fenomeno) e Paige, la wrestler preferita dai vostri inviati. Ventun anni, da Norwich, England, questa ragazza coniuga talento sul ring e doti estetiche mozzafiato ed è destinata ad abbattere parecchi record della compagnia. Vederla dal vivo è stata davvero una delizia per gli occhi.

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Nel Main Event, John Cena ha sconfitto l’astro nascente Seth Rollins in uno Street Fight Match, dove, come si diceva, l’utilizzo di corpi contundenti che ”casualmente” si trovano sotto il ring è legale. E’ stato un bell’incontro, molto ben lottato dove i due atleti non si sono risparmiati nonostante Bolzano fosse l’ultima tappa di questo tour europeo. A prevalere alla fine è stato l’uomo di punta della federazione, con una spettacolare “Attitude Adjustment” (la sua mossa finale) dal paletto che ha spedito il malcapitato Rollins contro un tavolo, che naturalmente si è infranto. Conto di tre, pubblico in visibilio e l’eroe WWE si concede ai suoi fan, per un cinque finale collettivo prima di salire sulla rampa e salutare, ringraziando il pubblico di Bolzano, come da copione.

Medaglia al valore all’attempato signore due file sotto di noi, che ha tentato in tutti i modi di far partire un coro pro-Cena durante tutto il match senza mai riuscirci, mentre bastavano tre ragazzini a urlare “Cena-Cena” perché tutto il PalaOnda rispondesse alla grande. Il signore ritenterà, e sarà più fortunato.

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Assistere almeno una volta dal vivo ad uno spettacolo di wrestling (qualsiasi opinione si abbia di questa disciplina) è un’esperienza che merita di essere vissuta almeno una volta.
Vedere questi atleti live, invece che in televisione, fa capire alcune cose:
1) Alcuni colpi sono effettivamente ”venduti” dal wrestler che li subisce, ma ci sono altre mosse (esempio le chop sul petto) che risultano essere credibili e presumo dolorose.
2) quando un bestione di 130 Kg fa un volo dal paletto e si butta su di te, devi essere effettivamente ben preparato ad attutire il colpo.
3) L’utilizzo di tavoli, sedie e gradoni di metallo per fare del male all’avversario da un tocco in più da ”rissa da strada” rendendo il match ancora più spettacolare.

Don’t try this at home. O forse anche sì: mica sarete comunisti?!

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