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Red Wave

redwaveAlla fine l’onda rossa è arrivata. Mentre scriviamo sono le 5 del mattino, ora italiana. E ancora la reale dimensione della vittoria repubblicana non è certa. Al Senato è appena iniziato lo spoglio delle schede in Iowa, in Alaska devono ancora chiudere i seggi, in Louisiana sarà necessario un run-off a dicembre. Ma tutto questo, nel quadro complessivo di questa incredibile notte elettorale, conta poco. Perché, comunque vada negli stati della West Coast, il GOP è riuscito a conquistare la maggioranza al Senato e a conservare intatta quella alla Camera (aggiungendo anzi una decina di seggi al proprio totale e tornando ai livelli da record del 2010). In più, il Partito repubblicano è riuscito a difendere due governatori strategici considerati vulnerabili alla vigilia del voto – Scott Walker in Wisconsin e Rick Scott in Florida – stroncando sul nascere qualsiasi tentativo democratico di riequilibrare i rapporti di forza.

Che la serata fosse cominciata sotto i peggiori auspici, per i democratici, si è capito quasi subito. In Kentucky, Mitch McConnell si è sbarazzato di Alison Grimes molto più facilmente di quanto si potesse intuire dai sondaggi diffusi durante tutta la campagna elettorale. E quando anche la Virginia – in cui Mark Warner era pronosticato come facile vincitore – si è rivelata un serrato testa a testa (che poi Warner ha vinto per un soffio, ma che potrebbe portare a un recount), le cose hanno iniziato a mostrarsi per quello che erano. Non solo le elezioni di midterm erano meno incerte di quanto avevano previsto i sondaggi, ma l’onda rossa a lungo esorcizzata da stampa, analisti e simpatizzanti democratici (sottoinsiemi che troppo spesso si sovrappongono) si stava manifestanza in tutta la sua imponenza.

Domani ci sarà tempo per analizzare più compiutamente il voto. Per ora ci limitiamo a segnalare che il GOP ha stravinto al Senato. Dove era nettamente davanti (West Virginia, Montana e South Dakota), dove i sondaggi lo davano in leggerissimo vantaggio (Arkansas, Georgia, Kentucky), dove era alla pari (Iowa e Colorado) e perfino dove era in svantaggio (North Carolina). Evitando il run-off in Georgia, poi, ha chiuso in anticipo la serata risparmiandoci la straziante attesa dei voti dell’Alaska o, addirittura, l’attesa dei ballottaggi a dicembre o gennaio. E le vittorie di Walker e Scott in Wisconsin e Florida, insieme a quella di Rauner in Illinois e di Snyder in Michigan, hanno trasformato anche le corse dei governatori in un successo repubblicano (e mentre scriviamo non è ancora del tutto esclusa una vittoria in Massachusetts).

Ora, naturalmente, sarà il caso di iniziare a lavorare in vista delle elezioni presidenziali del 2016, perché la destra americana non ha affatto risolto tutti i suoi problemi. Sarà una strada lunga e difficile, che su “The Right Nation” abbiamo intenzione di seguire passo dopo passo. Ma non ora. Perché adesso, davanti a questa splendida alba rossa, è soltanto il momento di festeggiare. #redwave

UPDATE delle 6: Confermata la vittoria del GOP in Iowa. Tra i governatori vincono anche Baker in Massachusetts e Brownback in Kansas. Sì, è stato un referendum anti-Obama.

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