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Fate giocare Sarah
E’ indubbio che Barack Obama stia letteralmente volando verso la Casa Bianca. Soltanto un pazzo non se ne accorgerebbe. Ma è altrettanto indubbio che John McCain è tutto meno che uno sprovveduto. E se decide, come ha deciso, di condurre una campagna elettorale che a noi sembra scriteriata, un motivo ci deve pur essere. I fatti, per adesso, danno torto al Maverick dell’Arizona ma, e non leggetela come un’arrampicatura sugli specchi, c’è da ammettere che peggio di così i “fattori esterni” della campagna non potevano andargli. Il presidente uscente, repubblicano, è ai minimi storici. L’economia, finanziaria e reale, ha sbandato paurosamente. Il suo avversario gode della simpatia totale ed incondizionata dei media e, last but not least, qualsiasi scandalo coinvolga Barack Obama sembra non interessare a nessuno. Atteso questo scenario, è evidente che già essere a solo meno sei mi sembra un risultato eccezionale. Peggio di così, salvo che McCain non decida di ritirarsi, il GOP non può scendere. Se,come sembra, la situazione finanziaria migliorasse allora forse il gradimento di zio Mac potrebbe seguire l’andamento di Wall Street e risalire velocemente. In bilico ci sono ancora moltissimi stati ed un’ultima pazza carta da giocare una seconda volta: Sarah Palin. La prima volta che è scesa in campo a rivitalizzato la base conservatrice e dominato la convention. La seconda volta ha tenuto il temutissimo dibattito e ha dimostrato di essere accettata anche dall’establishment culturale-giornalistico, la terza volta è quella che ha davanti. Scatenare la Palin nelle ultime due settimane di campagna è l’unica cosa plausibile che Old John può fare. A meno che non ci sia qualcosa che non sappiamo. In fondo, si chiama Comeback Kid mica per niente.