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E nun ce vonno sta’
Con la forza che la sua figura sprigiona, e con il prestigio ineguagliato della nazione che rappresenta, Barack Obama ha detto all’Italia che al tavolo dei Paesi che aspirano alla guida del mondo, un posto per noi c’è ancora e deve esserci. Questo è il risultato vero che il nostro Paese, il governo Berlusconi e i futuri governi italiani, incassano nel primo giorno decisivo del G8 e che l’Italia può riporre in cassaforte come un capitale che potrà essere speso nei quattro, od otto anni, nei quali Barack Obama resterà presidente. Passi per la retorica obamiana della “forza che sprigiona” neanche fosse Voltron, passi per il “prestigio ineguagliato” del Paese che rappresenta che era quello, tanto perchè lo sappiate, che solo un anno fa era odiato, in declino, imperialista, brutto, sporco e cattivo. Passi davvero tutto. Ma che i complimenti di Obama e la smentita al Guardian&Co. sulla presunta cacciata dell’Italia dal G8 siano un risultato che incassano “i futuri governi italiani” mi pare proprio ridicolo. Ha vinto Berlusconi e nun ce vonno sta’.