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Protesi della Libertà

La libertà di stampa esiste. E’ bionda, ha i capelli lunghi, ben pettinati e si fa intervistare a Bari, comodamente seduta su un divano rosso. La libertà di stampa era un vanto liberale e si è trasformata in poco tempo in una signorina libertina. In questo assurdo paese, per alcune ore, la libertà di stampa si è chiamata Patrizia D’Addario. Il discrimine tra regime e democrazia stava proprio lì, nella possibilità di portare una escort in Tv. Adesso che Santoro (giornalista straordinario) ci è riuscito possiamo finalmente metterci il cuore in pace. La libertà di stampa in Italia esiste. Una escort può andare in tv e dire quel che ha detto ieri la D’Addario sul Presidente del Consiglio. E un Presidente del Consiglio viene sputtanato in diretta perchè è andato a letto con un po’ di signorine dai facilissimi costumi. E’ questa la libertà di stampa. Ed è una gran bella cosa. Adesso che la sinistra ha appurato l’esistenza di un tanto, ha scavato nelle pieghe delle lenzuola del lettone di Putin e ha ascoltato i consigli intimi di Silvio Berlusconi  registrati da una delle sue amanti deve passare alla fase due: rendersi conto che, forse, gli italiani possono anche perdonare chi va a puttane nemmeno pagandole. Quel che potrebbero non mandare giù è sapere che c’è chi va a puttane e poi ti pianta una protesi a tradimento. Così, tanto per chiarire di cosa stiamo parlando.

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