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Copione!

“Un amico, Andrea Causin, mi ha raccontato di suo figlio Giovanni che ha appena cominciato la materna e che non fa che parlargli del suo nuovo amico Stephen. Quando è andato a prenderlo in classe gli ha chiesto: chi è Stephen? Giovanni ha risposto indicandolo: “quello con la maglietta azzurra”. Non quel bambino di colore, della Costa d’Avorio ma quello con la maglietta azzurra. E’ nelle scuole che è già cominciata l’Italia di domani. E’ nelle scuole che un futuro di convivenza e incontro fra culture si sta costruendo ogni giorno. Là dove bambini pachistani, magrebini, albanesi e cinesi imparano l’alfabeto assieme, dividono lo stesso banco e gli stessi giochi. Non dobbiamo avere paura. Preoccupati per i voti e il consenso troppo spesso siamo finiti ad inseguire la destra mostrandoci soltanto un po’ meno severi o un po’ più solidali“. Dario Franceschini, Genova, 5 ottobre 2009 Il signor Jean Marc Lusher di Ginevra mi scrive: “Stavo tornando dall’asilo con Camille. Camille ha tre anni e mezzo. Quel giorno era contentissima perchè si era molto divertita con Blaise. ‘Bene…e chi è questo Blaise, qual è dei tuoi compagni?’ ‘Lo sai, è quello con il maglione rosso.’ ‘No, non mi viene in mente. Come è fatto?’ ‘Non so…ha un maglione rosso!’ Senza insistere oltre, aspetto l’indomani, quando uscendo dall’asilo, chiedo a Camille di farmi vedere il suo amico Blaise. Lei me lo indica. Ha ancora il maglione rosso. Effettivamente ha un’aria simpatica, e mi fa un largo sorriso. Quel sorriso luminoso che rischiara la faccia nera dei piccoli africani! Tahar Ben Jelloun, Il razzismo spiegato a mia figlia Via Giovani Udc Lentini

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