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L’ultimo azzardo del Doge

Galan non sarà il candidato del Popolo della Libertà alle prossime regionali. Hanno deciso di regalare il Veneto – e una buona parte dei voti del Nord – alla Lega e così tutto il centrodestra punterà su Zaia, ottimo presidente della Provincia di Treviso e ottimo Ministro dell’Agricoltura. Sarà anche un ottimo Presidente della Regione Veneto, ma non sentivamo il bisogno di questo affronto. Un affronto consumato con modalità ormai diventate tipiche nel nostro partito: zero consultazione degli iscritti, zero democrazia interna, zero ascolto del territorio. Andò così anche nel 2003 quando i maggiorenti di Forza Italia ebbero la geniale intuizione di candidare a Presidente del Friuli Venezia Giulia l’ottima Alessandra Guerra. Sacrificarono Renzo Tondo e ogni possibilità di battere Illy. Poi, grazie al cielo, Tondo è tornato, ha battuto Illy e ha risistemato le cose. Galan viene da 15 anni di governo (e che governo!) di una delle regioni più avanzate del nostro Paese. Ha dimostrato tutto quello che c’è da dimostrare e meritava qualcosa di più di un benservito di questo tipo. Ora al Doge rimane l’ultimo azzardo: tentare la corsa solitaria. Potrebbe portarsi dietro alleati scomodi come Udc e Pd. Ma volete mettere il gusto di battere Roma e il romanocentrismo che ha costretto i veneti a vendere la loro autonomia?

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