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Tante cene cordiali

Tremonti scrive a Ferruccio De Bortoli:

Signor Direttore, l’articolo pubblicato sul Suo giornale sotto il titolo «Tremonti e l’invito mancato di Vespa» contiene la seguente «notizia»: «Pare che Giulio Tremonti si sia molto irritato per la mancata cooptazione etc…». Tre cose: una vera; una falsa; una vera. La prima cosa vera è che non sono stato invitato. La cosa falsa è che sarei «irritato». Per citare Totò: ma mi faccia il piacere! La seconda cosa vera è che quella sera stavo in ufficio, con i panini, a leggere gli emendamenti alla manovra. Se prima di dare la «notizia» il Suo giornale me lo avesse chiesto, gli avrei detto quanto sopra. Tante cene cordiali e dintorni. Giulio Tremonti

Ferruccio De Bortoli risponde a Tremonti:

Spero che i panini non le siano stati indigesti come la cena di Vespa.

Sanno ancora farci divertire, ogni tanto.

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