USA 2012: si parte
Forse ho la memoria corta, ma non mi sembra che dall’inizio del suo primo (?) mandato il job approval di Barack Obama sia mai sceso così in basso nella media RCP. Dopo il bounce causato dalla morte di Osama bin Laden, in meno di tre mesi il gradimento del presidente è sceso dal +9% al -7.1% di oggi. Un declino netto, proprio come quello sofferto dal presidente nell’estate del 2009 durante i mesi dell’infuocato dibattito sulla riforma del sistema sanitario. Sarà una coincidenza, ma il job approval di Obama tocca il suo punto più basso (almeno finora) nel momento in cui il governatore repubblicano del Texas, Rick Perry, sembra essersi finalmente deciso a scendere in campo per la conquista della Casa Bianca. E nel momento in cui Sarah Palin ha deciso di effettuare un blitz a sorpresa in Iowa durante gli Ames Straw Poll.
Negli ultimi mesi, in Wisconsin, democratici e sindacati del pubblico impiego hanno bruciato decine di milioni di dollari nel tentativo (clamorosamente fallito) di ribaltare il risultato delle ultime elezioni di mid-term. Il GOP ha dimostrato, se ce ne fosse ancora bisogno, che è possibile scegliere la strada di riforme economiche coraggiose e sopravvivere politicamente ad esse. “L’avevano chiamato Armageddon – scrive oggi il Wall Street Journal – Avevano promesso vendetta e avevano giurato che sarebbe stata la fine della risalita repubblicana del 2010. I sindacati di tutto il paese hanno speso tutto quello che avevano per sconfiggere i senatori del Wisconsin che hanno votato per riformare il sistema di contrattazione collettiva dei lavoratori pubblici. Ma hanno perso. Forse non siamo ancora diventati come la Grecia”.
No, gli Stati Uniti d’America non sono ancora come la Grecia, o come l’Europa. E se gli elettori del GOP riusciranno a non cadere nelle trappole dei mainstream media (ormai così scontate da sembrare quasi patetiche), scegliendo alle primarie un candidato all’altezza della situazione, quella che fino a qualche mese fa sembrava una rielezione scontata potrebbe riservare più di una sorpresa. In ogni caso, qui scommettiamo su una corsa incerta ed emozionante, che abbiamo intenzione di iniziare a seguire con una scadenza (speriamo) quasi quotidiana. Al 6 novembre 2012 manca meno di quanto sembra.