GOP 2016. Senatori, fuori il primo
Secondo Charlie Cook, il prossimo candidato alle presidenziali del Partito repubblicano sarà «un senatore del Tea Party o un governatore del Midwest». Alle primarie del GOP manca ancora parecchio, ma la squadra numero uno – quella dei senatori – ha già perso un pezzo. Ieri, infatti, il senatore dell’Ohio Rob Portman ha dichiarato di non essere interessato a correre per la Casa Bianca, ma di pensare piuttosto a un secondo mandato alla Camera alta.
Portman non è esattamente un “senatore del Tea Party”, ma è stato proprio grazie ai Tea Party che nel 2010 è riuscito a battere nettamente (con quasi 20 punti percentuali di distacco) il democratico Lee Fisher in uno degli swing states per eccellenza. Dopo essere stato nella short-list dei possibili vice di Romney nel 2012 ed essersi fatto un bel po’ di nemici in campo conservatore con il suo cambiamento di posizione sul matrimonio gay, Portman lunedì notte ha dichiarato che non pensa di «poter correre per la presidenza ed essere un senatore efficace allo stesso tempo».
L’ex direttore dell’Office of Management and Budget dell’amministrazione di George W. Bush, insomma, si concentrerà sulla propria rielezione in Ohio. Lasciando a Rand Paul, Ted Cruz e Marco Rubio il difficile compito di convincere la base repubblicana ad accettare la nomination di un senatore nella corsa alla Casa Bianca.
Secondo la media di Real Clear Politics, l’unico attualmente nella Top 5 sarebbe proprio Rand Paul, quarto dietro Jeb Bush, Paul Ryan e Chris Christie. Mentre per trovare il primo “governatore del Midwest” bisogna arrivare fino alla sesta posizione della classifica dove, sornione, è acquattato Scott Walker.