A.i.F./ Week 4
L’NFL sbarca nel Vecchio Continente. Londra, Regno Unito. E la sensazionalità dell’avvenimento termina proprio dove la frase trova la sua conclusione.
Indianapolis Colts – Jacksonville Jaguars la partita in cartello. Nulla da segnalare se non l’imbarazzante attacco dei Colts messi in difficoltà dalla secondaria di Jacksonville che tutto può essere fuorché il punto forte dei Jaguars. Dispiace, soprattutto, per Andrew Luck e Frank Gore, running back veterano, che continuano a prendersi sulle spalle tutta la squadra. Stoici.
Higlight/1 Big Ben.
Ci innamoriamo di eroi romantici. Ci innamoriamo di quei personaggi che fanno convivere nel loro IO tanto l’eroe quanto il suo antagonista. Ecco Ben Roethlisberger è quel genere di personaggio. Una vita sopra gli schemi, contornata da scandali, da momenti lontani dalla ragione ma, in conclusione, una vita sacrificata al football. Domenica notte, sunday night, gli Steelers hanno schiantato i Chiefs. Letteralmente. Big Ben è stato protagonista assoluto con 5 passaggi da touchdown e oltre 300 yards lanciate. È la 47esima volta che gli capita di lanciare così tanto. Non sarà bello come Tom Brady – che questa settimana torna a giocare dopo la squalifica, ndr – non sarà veloce come Russell Wilson, ma la sua – opinione puramente personale – è la meccanica di lancio più bella mai vista. Il braccio di Ben disegna arcobaleni che rombano come tuoni ed esplodono come fuochi d’artificio nelle mani dei suoi ricevitori.
Highlight/2 Los Angeles Rams.
E gli Angeli, quelli di città, aspettarono 16 anni. L’ultimo giorno di una franchigia in terra losangelina meriterebbe un libro, forse un film, per la drammaticità dell’evento. Era il 1994. Un giorno qualcuno lo racconterà. L’attesa, comunque, è valsa l’oggi. I Rams guidano la NFC West 3-1, nessuno se lo sarebbe mai aspettato. A St.Louis – per certo – qualcuno si sta mangiando le mani. I Rams guidano la NFC West con un quarteback che non è un fenomeno. Si, perché Case Keenum un campione non lo è mai stato navigando, in verità, in quel limbo dove si trovano backup e third string qb. Ad un passo dall’oblio. I Rams guidano la NFC West con Aaron Donald, defensive tackle, a dominare la D-Line. I Rams guidano la NFC West e se per assurdo dovesse andare bene lì, a due passi da Hollywood, qualcuno ha già la sceneggiatura pronta.
Highlight/3 Bill Belichick è umano.
Incredibile al Gillette Stadium. I Pats capitolano. In casa. Bill Belichick, il miglior allenatore di sempre, questa volta non è riuscito nel miracolo. La secondaria dei Bills di Rex Ryan – un inizio di stagione difficile con, tra le altre, l’esonero del coordinatore offensivo – ha dominato l’attacco di New England che, ad onor del vero, ci ha messo del suo. 16-0 e tutti a casa. Come sempre, però, la faccia di Bill non ha cambiato espressione.
Highlight/4 Atlanta Falcons.
Atlanta – Carolina è stata una partita strana. Forse uno sliding doors. I Panthers lo scorso anno avevano l’attacco più dominante, una difesa con gli attributi e il miglior quarterback della lega. Atlanta, lo scorso anno, vivacchiava. Atlanta, anno di grazia 2016, ha l’attacco migliore della lega. In tutte le possibili statistiche. I Panthers, invece, hanno un problema, anzi due, forse tre, quattro… Sostanzialmente è come se domenica, Carolina, si fosse guardata allo specchio. Vedendo la sua ombra. Il match è finito 48-33 per i Falcons. Roba da Totogol, qualora ci fosse. La bellezza di quanto accaduto sul campo si spiega con un semplice #fact : Matt Ryan e Julio Jones, rispettivamente QB e ricevitore di Atlanta, sono il primo ticket nella storia dell’NFL a collezionare 500 yrd lanciate e 300 ricevute nella stessa partita. Scusate se è poco.
Si, questa settimana di highlights ce ne sono solo 4. Volevo dedicare il quinto alla AFC South ma, sinceramente, non merita. Lo dico – anzi lo ripeto – a malincuore, da tifoso dei Texans: quella division è una minor travestita da major. Una nobile decaduta. Alla prossima settimana, quindi, con tutto ciò che porterà in dote la Week 5.