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ManciaGate: “Mai pagare”

Le cose sono andate come è scritto qui. Ci sono i testimoni. Lui però non si arrende: non vuol pagare e accampa scuse. La sua linea difensiva è questa: Fernando Torres era quello che noi, unanimemente, chiamiamo Fernando Torres. Però dire Fernando Torres non è come dire “tavolo” o “libro”. E’, secondo il Mancia, come dire: quell’umano di nome Fernando, figlio di Torres e quindi Fernando Torres. Consigliato dall’avvocato Cesare Previti, al grido di “mai mai mai mai pagare”, il Mancia a sua difesa porta un antico brocardo pronunciato da Claudio Lotito agli inizi della carriera: “Mater semper certa est, Pater nunquam”. Il didascalico presidente della Lazio, però, si riferiva nella fattispecie in oggetto a tal Bargiggia Paolo e non pretendeva di rendere la sua massima universale. Il Mancia, però, ha preso la palla al balzo e dopo aver dichiarato solennemente in tribuna stampa al PalaMadigan “io non sono nè di destra, nè di sinistra, io so’ da Lazio”,ha chiarito il suo pensiero: “Quello è sicuramente Fernando- spiega Mancia- ma non essendo sicuri che il padre del Fernando sia realmente il signor Torres, non possiamo nemmeno affermare con certità (l’uso dell’avverbio “certità” farebbe pensare a collusioni con ambienti vicini alla Brambilla,ndr)  che trattasi di Fernando Torres. Le donne spagnole, si sa, sono avezze al divertimento. Se io pagassi una cena all’esimio Bressan e mi rendessi conto poi che in realtà quel che noi crediamo il signor Fernando Torres è in verità il signor Fernando Sciotto ne rimarremo tutti scottati. Il diritto ha bisogno di certezze, in mancanza di certezze ognun per sè e Dio per tutti.” A breve pubblicherò le minacce che una cricca di impenitenti neocon mi ha recapitato per convincermi che non era il caso di continuare a chiedere il pagamento della scommessa. La chiamano guerra psicologica preventiva ma è solo un braccino corto.

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