Da falco a r.i.n.o. Nov12

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Da falco a r.i.n.o.

Kasich, nelle vesti di House Budget Committee Chairman , insieme allo Speaker della Camera, Newt Gingrich, assiste alla firma di Bill Clinton  del "balanced budget bill" (5 agosto 1997)

John Kasich, al tempo House Budget Committee Chairman, insieme allo Speaker Newt Gingrich, assiste alla firma di Bill Clinton del “balanced budget bill” (5 agosto 1997)

Un interessante pezzo di Jim Antle sul Washington Examiner [link] racconta le quattro tappe della “conversione” di John Kasich, da “falco alla Gingrich” a “conservatore compassionevole”.

Dallo shutdown del 1995-1996 a quello che Antle definisce un «Jon Huntsman 2.0», la parabola del governatore dell’Ohio (e candidato alle primarie repubblicane) merita di essere ripercorsa, non fosse altro che per rinfrescarsi la memoria su alcuni snodi essenziali per comprendere lo stato attuale del movimento conservatore negli Stati Uniti.

È interessante notare, per esempio, come Kasich, dopo l’elezione a governatore del Buckeye State nel 2010, abbia inizialmente cercato – in modo addirittura più coraggioso di quanto fatto da Scott Walker in Wisconsin – di riformare il metodo di contrattazione collettiva nel settore pubblico (coinvolgendo, a differenza di Walker, anche i sindacati di polizia e pompieri). A differenza di Walker, però, la sua battaglia è stata sconfitta nelle urne (non con un recall ma con un referendum).

Forse proprio questa sconfitta ha fatto maturare in Kasich la convinzione di dover cambiare strategia in vista del proprio gamble presidenziale. Affidando la propria campagna a quel John Weaver che aveva già lavorato con John McCain nel 2000 e con Huntsman nel 2012.

«Forse è soltanto una coincidenza – scrive Antle – ma c’è un pattern che vede i clienti di Weaver cercare di esercitare il proprio appeal nei confronti degli indipendenti del New Hampshire alle spese dell’elettorato repubblicano che vota alle primarie […] Questa strategia nel tempo ha garantito ritorni sempre più scarsi, perfino in New Hampshire, dove McCain vinse le primarie nel 2000, ma Huntsman finì con un deludente terzo posto, dietro a Ron Paul, nel 2012. Kasich è attualmente al quarto posto».

Anche senza arrivare a scrivere, come ha fatto Erick Erickson su RedState [link] che «Kasich è il repubblicano perfetto per la gente che odia i repubblicani», non si può non concordare con Antle, secondo cui «Kasich diventa l’ultimo candidato a sperimentare, nuovamente, la possibilità di vincere la nomination repubblicana alienandosi le simpatie dei repubblicani». La previsione sulla sconfitta di Kasich è fin troppo scontata, ma finché qualcuno nel GOP continuerà a pagare Weaver per i propri servizi, l’inventore dello “Straight Talk Express” fa bene a provarci. Al limite, può sempre tornare a lavorare per i Democratici come ha fatto dal 2001 al 2008 [link].

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