Losers & Suckers: la versione di Bolton
La presa di posizione più attesa. Perché John Bolton era fisicamente con il Presidente in quelle ore e perché oggi è uno dei critici più spietati dell’inquilino della Casa Bianca. E benché ammetta che “il Presidente denigra quasi tutti quelli con cui entra in contatto e il cui cognome non sia Trump”, Bolton definisce “semplicemente false” le accuse mosse a Trump dall’articolo di The Atlantic. Il ricordo di Bolton rispetto alla scelta di cancellare la visita programmata all’Aisne-Marne American Cemetery è molto nitido: si è trattato di una decisione assunta per le precarie condizioni meteo (dettaglio, questo, confermato da più fonti che non si sono nascoste dietro l’anonimato).
Ora il quadro è molto chiaro: ci sono delle accuse mosse da The Atlantic (e “confermate” da altre testate) che si basano su fonti anonime e ex membri dell’amministrazione Trump che pubblicamente smentiscono. Di questi ultimi sappiamo che non sono stati certamente teneri con The Donald in tempi recenti e che erano fisicamente con il Presidente in quelle ore.
Tocca a The Atlantic adesso dimostrare che la bontà delle sue fonti. É probabile che queste ultime siano costrette a venire allo scoperto ma quello che dovrebbero riuscire a provare ora è qualcosa di più: per essere credibili dovrebbero aver avuto un accesso a Trump ancor più privilegiato rispetto a quello del suo ex advisor John Bolton e della sua strettissima collaboratrice Sarah Huckabee Sanders.