Da Fox News a Telekabul
«Tempo al tempo la verità verrà fuori e questa non è soltanto una teoria. Un abbraccio, Adam». L’inizio della puntata è perfetto e Adam Kadmon ha perfettamente ragione: non è soltanto una teoria, è una cagata pazzesca. Ma fosse la corazzata Potemkin in replica su Rete 4 potremmo anche passarci sopra. Invece le parole del nostro nuovo tuttologo di riferimento servono ad introdurre la puntata di “Mistero” del 15 Settembre 2013 che, in prima serata e su Italia Uno, non trova di meglio da fare che dare ampio spazio ad una serie di idiozie complottiste su quanto avvenuto a New York l’11 Settembre.
Secondo Kadmon la colpa dell’attentato non è di chi l’ha rivendicato (Al Qaeda) ma degli Stati Uniti che, nella migliore delle ipotesi, hanno lasciato fare mentre nella peggiore si sono proprio costruiti un evento degno del miglior James Cameron.
Dagli schermi della tv berlusconiana per eccellenza (è quella di “Drive In” e di “Studio Aperto”, tanto per dare due coordinate televisive) si pone con enfasi l’accento su come al momento dell’attacco, l’allora presidente Bush si trovasse all’interno di una scuola elementare (veramente un fatto increscioso!). Così come risulta inspiegabile come nessuno sia riuscito ad evitare lo schianto di due aerei sul World Trade Center. Evitiamo ogni commento, per pietà, sull’aereo finito dentro il Pentagono e che, sempre secondo il nostro, non esisterebbe visto che – ma come abbiamo fatto a non pensarci prima?! – si tratterebbe in realtà di un missile lanciato dagli americani stessi. Un classico autogoal o forse, chissà, al Pentagono non se ne sono accorti e stavano maneggiando un missile boomerang.
Chiuso questo illuminante promo a favore di Giulietto Chiesa, la puntata è proseguita con il noto nutrizionista Raz Degan intento ad illustrare al mondo intero i danni che possono provocare alimenti a base di Ogm. Non siamo andati oltre ma qualche dubbio ci è venuto.
Per anni ci hanno ammorbato con la lagna sul presunto conflitto di interessi e ci ritroviamo, dopo due decenni di battaglie a favore di Mediaset e del pluralismo tv, a scoprire che un conflitto di interessi effettivamente esiste ed è quello di chi gestisce in contemporanea Tg3, Fatto Quotidiano, Canale 5, Rete 4 e Italia 1. Come è possibile che con tre reti tv a disposizione, l’unica eredità dell’etere a marchio caimano sia questa impresentabile accozzaglia di luogocomunismi e di teorie buone al massimo per un quotidiano mal impaginato e gestito dal duo Travaglio-Padellaro?
Non c’è scampo nemmeno per chi la prima serata la salta a piè pari perché accende la tv solo a tarda notte. Quest’anno, a dimostrazione di quanto Berlusconi e i suoi credano in un progetto culturale serio per la nuova destra italiana, a condurre Matrix ci hanno messo quel campione di liberalismo che risponde al nome di Luca Telese.
Non siamo così velleitari da pretendere Fox News, vi chiediamo soltanto di risparmiarci TeleKabul.