L’impatto dei dibattiti televisivi sulle intenzioni di voto dei cittadini è enormemente sopravvalutato. Figuriamoci quando, come nel dibattito per i candidati alla nomination repubblicana trasmesso ieri da Fox News, mancano ancora più di sei mesi alla prima sfida elettorale. Fatta questa...
Scott Walker, il (no...
Lungo, dettagliato, quasi morboso articolo di David A. Fahrenthold per il Washington Post, sul “mistero” della mancata laurea di Scott Walker alla Marquette University. Il succo, alla fine, è che – arrivato all’ultimo anno di college – l’attuale governatore...
GOP 2016. È il momen...
Mentre i mainstream media americani sembrano tutti concentrati nello scoprire la posizione di ogni potenziale candidato repubblicano per il 2016 sull’interessantissimo (?) tema dei vaccini, la vera guerra tra gli aspiranti presidenti del GOP si sta combattendo su due livelli paralleli e quasi...
Il suo nome era Eric...
New York City non è il Missouri. Ed Eric Garner non è (anzi, era) Michael Brown. A differenza di quanto è accaduto nella tragica morte del ragazzo di Ferguson, stavolta non sembra davvero esserci una spiegazione sensata per la decisione presa dal grand jury di Staten Island, che ha deciso di...
GOP 2016. Senatori, ...
Secondo Charlie Cook, il prossimo candidato alle presidenziali del Partito repubblicano sarà «un senatore del Tea Party o un governatore del Midwest». Alle primarie del GOP manca ancora parecchio, ma la squadra numero uno – quella dei senatori – ha già perso un pezzo. Ieri,...
Quelle crisi isteric...
Non c’è niente da fare: proprio non ci arrivano. Ogni volta che gli elettori (non solo negli Stati Uniti) votano diversamente da come «dovrebbero» – cioè non scelgono la sinistra – partono immediate le lamentazioni di un’intellighènzia progressista tanto distante dalla realtà quanto piena di...
Red Wave
Alla fine l’onda rossa è arrivata. Mentre scriviamo sono le 5 del mattino, ora italiana. E ancora la reale dimensione della vittoria repubblicana non è certa. Al Senato è appena iniziato lo spoglio delle schede in Iowa, in Alaska devono ancora chiudere i seggi, in Louisiana sarà...
USA 2014. 5) The Fin...
«I numeri continuano a muoversi verso il Partito repubblicano. Ma più che all’arrivo di un’onda, sembra di assistere a una lentissima deriva». Con questa metafora vagamente geologica, Scott Elliot di “Election Projection” commentava – una settimana fa – gli ultimi sondaggi sul Senato. Confermando una sensazione molto diffusa tra gli analisti: il Gop è favorito, ma ci sono ancora troppe corse in bilico per poter scommettere su un esito certo delle elezioni di mezzo termine. Oggi, nel giorno del voto, la situazione non è cambiata.
USA 2014. 4) Il Sena...
Il piatto forte delle elezioni di midterm è senza dubbio la corsa per il Senato. Oggi i democratici possono contare su una maggioranza di 53 seggi (più 2 “indipendenti” che votano quasi sempre insieme a loro) contro i 45 seggi repubblicani. Il 4 novembre si vota per eleggere 33 senatori (su 100) che resteranno in carica per i prossimi sei anni. E in altri tre stati (Hawaii, South Carolina e Oklahoma) sono state indette elezioni speciali per riempire i seggi lasciati vacanti durante la legislatura che si sta per concludere.
USA 2014. 3) La guer...
La fiducia degli americani nel Congresso è ai minimi storici, con uno spread tra giudizi positivi e negativi che ormai viaggia verso un imbarazzante 70 per cento. Ma anche se soltanto poco più di un cittadino statunitense su dieci è soddisfatto del lavoro di Camera e Senato (la media attuale di Real Clear Politics si ferma all’11,8 per cento), gli incumbent più a rischio in questo ciclo elettorale non sono gli inquilini di Capitol Hill. Su 36 stati chiamati a scegliere il proprio governatore il 4 novembre, infatti, in almeno una quindicina è teoricamente possibile una sconfitta per il partito al potere. E visto che al momento i rapporti di forza sono nettamente favorevoli ai repubblicani (29-21), è proprio il Gop il partito più vulnerabile in queste elezioni di midterm. Non è un caso che Barack Obama, assente ingiustificato durante la campagna elettorale che nel 2010 ha portato al potere sei nuovi governatori repubblicani, in queste settimane stia provando a spingere i candidati democratici negli stati blu, che poi sono gli unici in cui un suo intervento può avere ancora un effetto positivo. All’inizio del mese il presidente è stato in Illinois. Ieri ha annullato la sua visita in Connecticut a causa dell’emergenza ebola, ma poi sarà in Pennsylvania, Michigan, Massachusetts e Wisconsin (dove già si è fatta vedere la First Lady Michelle).
USA 2014. 2) Camera,...
Una guerra di trincea da due miliardi e mezzo di dollari. La battaglia per il controllo della Camera alle elezioni di mid-term del 4 novembre è appena entrata nel vivo, ma già si annuncia costosa come quella del 2012, che ha battuto ogni record della storia politica statunitense. Una cifra simile al Pil annuo dell’Eritrea, insomma, sarà spesa per finanziare le campagne elettorali dei circa 1.700 candidati che corrono per i seggi in palio nei 465 distretti della Camera. Ma soltanto pochi tra loro, a poco più di un mese dal voto, nutrono ancora la speranza di essere presenti a Washington D.C. il prossimo 3 gennaio, per partecipare alla prima sessione del 114° Congresso.
USA 2014. 1) La male...
I meteorologi della politica americana scrutano l’orizzonte, in cerca di segni. E cercano di rispondere alla “grande domanda”: assisteremo a un’onda repubblicana alle elezioni di mid-term del 4 novembre? Il Partito repubblicano, insomma, sarà in grado di ripetere al Senato l’exploit del 2010, grazie al quale ha riconquistato il controllo della Camera con la più larga affermazione elettorale dal 1946?
Minutemen Are Good. ...
I candidati del movimento Tea Party non sono tutti uguali. Può sembrare un’ovvietà, ma a volte nell’ardore della competizione politica e nella voglia di liberarsi di un establishment corrotto e inefficace, gli attivisti della destra americana compiono gravi errori di valutazione....
Progresso
Scrivere sull’aborto, senza cadere nella trappola delle semplificazioni e del “muro contro muro”, è sempre un’operazione difficilissima. Ma tutto quello che riesco a esprimere – dopo aver letto questo articolo di Cosmopolitan e visto questo video su YouTube...
Masterchef, tre ediz...
Mezz’ora di diretta è bastata per rovinare tre edizioni di Masterchef Italia. Mettendo a nudo, come nell’immortale fiaba di Hans Christian Andersen, la profonda inadeguatezza di un team (presentatori, regia e responsabili del casting) abituato a lavorare dietro al comodo scudo protettivo...
Usa 2014. Battaglia ...
Nelle prossime settimane cominceremo ad occuparci delle prossime elezioni di mid-term negli Stati Uniti, analizzando la situazione stato per stato. Nel frattempo, leggetevi questo articolo di Sean Trende per Real Clear Politics che calcola le reali possibilità dei Democratici di mantenere il...
Come aggirare il bla...
Invece di affannarvi a cercare notizie sulla guerra civile scatenata dalla dittatura chavista in Venezuela, rimbalzando inutilmente sui siti dei mainstream media, affidatevi a una delle poche fonti libere non censurate dal regime (perché non può, non perché non vorrebbe): Caracas Chronicles....
Operation 2016: Targ...
Le elezioni presidenziali del 2016 sono ancora lontane, ma Democratici e mainstream media sono già all’opera per sbarazzarsi – manu militari – di qualsiasi potenziale avversario di Hillary Rodham Clinton. Dopo aver praticamente fatto fuori il governatore del New Jersey,...
Chattanooga Choo Cho...
L’ultima, durissima, umiliazione per i sindacati americani arriva da Chattanooga, in Tennessee. Malgrado l’appoggio del management di Volskwagen e l’aiuto del potentissimo sindacato tedesco IG Metall, lo United Auto Workers è stato clamorosamente sconfitto nel referendum che...