Fino a qualche settimana fa lo chiamavano il “Re filosofo della Silicon Valley”. Oggi è travolto dagli insulti delle bande di social justice warriors che imperversano su Twitter e su buona parte dei social media. La sua “colpa”? Quella di aver osato scrivere, sul proprio sito personale, un lungo saggio in cui sostiene che la diseguaglianza economica non è un male “in sé”, ma solo la conseguenza – probabilmente inevitabile (almeno senza ricorrere agli strumenti di una dittatura) – dello sviluppo tecnologico e della natura umana. Comunque la si pensi, sembra davvero difficile restare indifferenti nei confronti di Paul Graham,...