Siamo nella Silicon Valley, la fetta meridionale della Baia di San Francisco che – dagli Anni Settanta – è diventata l’epicentro mondiale del libero mercato e della globalizzazione. Qui regna il potere di quella che Joseph Schumpeter chiamava “distruzione creativa”, fonte di ogni rivoluzione tecnologica e motore inesauribile della crescita economica. Un luogo perfetto, almeno in teoria, per visionari stravaganti e capitalisti con gli attributi. Un posto molto pericoloso, in realtà, per chi ha idee differenti da quelle – rigorosamente progressiste – della maggioranza. Politicamente, la deriva sinistra della Silicon Valley è un fenomeno...