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Invece che scendere in piazza…

Ok,ve lo dico amici: mi sono rotto. Rotto di sentire Berlusconi che grida al complotto, al ladrocinio, al conflitto di interessi, al Milan che rivuole gli scudetti. Abbiamo perso, di poco. Ma al momento, senza conti e riconti che a camere insaediate contano poco, siamo opposizione parlamentare. E rompete pure le palle sul fatto che siamo, o potremmo essere, maggioranza del paese. Qui ci stiamo giocando il futuro, e ce lo stiamo giocando male. Nessuna spinta programmatica, nessuna novita’ politica vera, niente di niente. Un mare di propaganda e demagogia che speriamo sia dovuta alle imminenti amministrative, altrimenti ci sarebbe da mettersi le mani nei capelli. Non ci siamo, non cosi’. Non andremo da nessuna parte ragionando in questo modo. Serve creare una classe dirigente che unita’ di intenti e di vedute, una classe dirigente che moderna e riformista, che riproponga al paese in maniera forte il tema della rivoluzione liberale. Una classe dirigente preparata e culturalmente pronta alla sfide del futuro, che vada in tv a spiegare ai giovani che non serve uno stato iperprotettivo per sentirsi al sicuro. Serve gente che riesca a mirare dritto al cuore, che parli di grandi temi e che sappia poi renderli concreti. Servono meno Gianni Letta e meno incompetenti alla Saia. Serve piu’ passione politica, piu’ competenza e piu’ voglia di essere innovativi. Questa destra ha governato cinque anni e ha perso, seppur di poco, le recenti elezioni. Un motivo ci deve pur essere se il 50% di questo paese ha preferito un agglomerato poco serio come l’Unione. Guardiamo nella pieghe di quel malcontento, sfruttiamolo, facciamolo nostro e ridiamo fiducia a milioni di cittadini che la fiducia l-hanno persa e hanno votato a sinistra per pura disperazione. Una disperazione di cui non possiamo non prendere atto, una disperazione di cui non possiamo non sentirci responsabili. Un disagio latente ed evidente che dobbiamo saper mutare in qualcosa di propositivo ed altamente innovativo. Serve un progetto nuovo, che dia nuovo slancio a questo centrodestra. Serve piu’ coraggio e in piazza ci si dice ‘quanto siamo belli’ non si va per cercare l’idea che cambia gli equilibri. Io non scendero’ in piazza, e non e’ snobismo il mio. Non scendero’ in piazza con questo centrodestra perche’ questo centrodestra continua a pensare con la testa a cinquant’anni fa. Non e’ piu- possibile. Voglio un centrodestra nuovo e moderno, liberale e conservatore. Voglio un centrodestra alla David Cameron, un centrodestra vero e coraggioso. Orgoglioso del suo passato e compiaciuto del suo futuro.

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