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Dove sta Tocqueville/1 -Italia-

Cominciamo dal reale, perchè da lì dobbiamo partire. Quando mi si chiede cosa sia Tocqueville adesso, non posso far finta che non esista un mondo attorno a noi e non posso ragionare come se il mondo esterno non esistesse. Esiste un mondo intorno a noi,quindi. Partiamo da quello. Da quel mondo ci raccontano che in Italia esiste un governo di sinistra-centro, capitanato dal prof. Romano Prodi. Questo governo e la sua maggioranza hanno nominato due ex comunisti alle presidenze di Camera e Senato e un ex sindacalista a quella del Senato. L’altra merà di un paese spaccato in due non ha ottenuto rappresentanza in quelle che vengono sobriamente definite “istituzioni”. Per come la vedo io,se fotografassimo l’attuale, Tocqueville è un aggregatore che sta all’opposizione. Sicuramente sono all’opposizione i bloggers di “destra sociale“, sicuramente lo sono quelli di An, sicuramente lo sono i Berluscones, sicuramente lo sono gli uddicini, sicuramente lo sono i salmoni riformatori e liberali, sicuramente lo sono gli anarcocapitalisti. E altrettanto possiamo dire di chi non vorrebbe far distinzione tra destra e sinistra. Ora voi, saggiamente, direte: e quelli della rosa nel pugno? Lo so, lo so che pensate a Federico. Uno che scrive questo, questo e che promuove un documento coraggioso come questo forse così tanto allineato all’attuale maggioranza non dev’essere. Io chiedo,e vi chiedo: è giusto perdere sensibilità (diversissime dalle mie) come queste per incastrare Tocqueville nel recinto del centrodestra? Io credo,sinceramente, che sia sbagliato e controproducente, quindi non direi che Tocqueville è l’aggregatore dei blog di centro-destra. Però posso con certezza affermare che in questo momento Tocqueville è sicuramente all’opposizione rispetto a questa compagine governativa, radicali inclusi (è una contraddizione in termini politici, ma non lo è se consideriamo i singoli bloggers). Nei commenti qui sotto Paolo scrive che Tocqueville è il posto in cui stanno gli anti-statalisti. Io concordo e,aggiungo: anti-comunisti. Per la politica interna potrebbe essere un’ottimo punto di partenza.

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