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Sms all’Nba

“Coming soon”. Deve averlo sussurato all’orecchio di coach D’Anton ieri sera, Marco Belinelli. Si è preso il lusso di segnare 25 punti in faccia a Sua Maestà LeBron James. Ha giocato con una scioltezza unica, facendo sembrare facili tiri difficilissimi e naturali movimenti che non lo sono. Tutto con la spensieratezza che gli è solita, senza mai sembrare in affanno,senza mai forzare qualcosa. Sarebbe capace di scalare l’everest e di non essere nemmeno sudato, questo ragazzo che sta guidando gli azzurri nel Mondiale nipponico. Sembra sia nato con una palla a spicchi sotto il braccio: la guarda, la accarezza, la lascia andare con un rilascio dolce e gentile. E fa male, a suon di triple e di tiri cadendo all’indietro in uscita dai blocchi. Spettacolare, questo Belinelli. Tanto spettacolare che un sito specializzato di Basket Americano ieri chiosava “seems like an Nba player”. Che è come dire ad un ballerino che è pronto per lavorare alla scala o ad un attore che ad Hollywood si parla di lui. Tutto questo mentre a fine partita coach K (chiamato così perchè a un nome impronunciabile, Krzyzewski) mandava a dire che un posto a casa sua lo trova. Per chi non lo sapesse coach K è un santone del college basketball americano ed è uno che ha mandato più giocatori di tutti nell’Nba. Coming soon, very soon.

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