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Criticarli fa figo,però…

 E’ vero che questo Partito Democratico è sicuramente partito ma non è detto che sia democratico. E’ vero che se il sondaggio che lo da al 26,5% fosse reale si dimostrerebbe tutt’altro che disinnescata l’ipotesi di due altri poli, uno di sinistra-sinistra e uno di centro. E’ vero che in quel calderone ci sta di tutto e che ci vorrà un melting pot adeguato per farli stare insieme. Però è anche vero che Rutelli e Fassino hanno dimostrato coraggio, hanno sfidato anime importanti dei loro partiti (Angius, Mussi, Parisi) e si sono dimostrati coerenti (e in anticipo) con le promesse fatte. Di più: hanno osato,da veri leader. Perchè una cosa è fare un’operazione di questo tipo quando si sta all’opposizione  (listone delle Europee, ad esempio), altro è farlo quando si governa e ci si trascina le scorie della non facile coabitazione istituzionale. Tutto questo, a destra, ce lo sogniamo. E,ahimè, non ci sogniamo soltanto una grande aggregazione moderata e conservatrice ma ci sogniamo anche il coraggio di dire convintamente “no,non la faremo”. Saremo capaci di rispettare l’identità di ognuno, così come di apprezzare gli sforzi di sintesi. Ciò che non capiamo è questo continuo rimanere in mezzo al guado che sa tanto di incapacità politica e di scarsa lungimiranza.

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