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No Fear

Si chiama “luna di miele” e capita a tutti gli sposini freschi. Momenti di incredibile gioia, grande serenità e un futuro roseo da immaginare insieme. Capita anche ai politici. Subito dopo l’elezione a qualche carica (o l’investitura) c’è un aumento di consensi e di fiducia. L’elettorato, insomma, è normalmente ottimista e tende sempre a premiare le novità. E’ capitato anche a Gordon Brown. Incoronato capo del Labour Party da Tony Blair si avvia a prendere possesso del 10 di Downing Street e,come per magia, anche i sondaggi iniziano a sorridergli. Così, una ricerca Ipsos Mori di qualche giorno fa dava i labouristi sopra di tre punti rispetto ai conservatori e,cosa più importante, il 40% degli intervistati preferiva Gordon Brown come Primo ministro. David Cameron si fermava a un misero 22% e subito si è iniziato a parlare della possibilità (remotissima, state tranquilli) che cercassero qualcuno al posto di Dave. Ma,come spesso accade, si prende un sondaggio e si parla di quello, ignorando tutto il resto. Il resto, cioè gli altri sondaggi e i trend elettorali di questi ultimi mesi, ci dicono che il partito conservatore è tendenzialmente stabile (tra il 36 e il 37%) mentre ad avere oscillazioni anche importanti sono sia il Labour Party (tra il 32 e il 39%) che i Liberaldemocratici (tra il 12 e il 21%). Nessuna paura, quindi, e niente di cui preoccuparsi. O Brown sfonda adesso nei sondaggi, con tutta l’attenzione mediatica addosso, oppure non lo farà più. Solo il 14% degli inglesi,tuttavia, pensa che sia un bene essere l’erede di Tony Blair, e questo ci fa capire quanto sia in salita la strada dello scozzese. E la pendenza aumenterà quando dovrà governare un paese che si era stufato di Tony Blair essenzialmente perchè si era stufato del suo Cancelliere. Gordon Brown è nato (politicamente) già vecchio. Non sfonderà, statene certi. P.s: se questo vi ricorda,da vicino, la storia di Valter Weltroni, allora avete capito tutto.

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