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Avanti sul web,indietro nei sondaggi

Strana estate, questa, per David Cameron. Il cambio in corsa tra Blair e Gordon Brown lo ha penalizzato non poco. Smentendo tutte le previsioni, infatti, l’ex cancelliere dello scacchiere si è dimostrato a suo agio nel nuovo ruolo apicale, tanto che il 53% degli inglesi lo ritiene il più adatto a guidare il paese. Con David che si ferma a un misero 27%. L’ultimo sondaggio ICM da il Labour avanti di ben 7 punti. Un dato clamoroso se rapportato soltanto ad un anno fa, quando la cavalcata conservatrice sembrava inarrestabile. Noi rimaniamo dell’idea che Cameron possa vincere e sia migliore di Gordon Brown, mediaticamente e contenutisticamente. Tuttavia i dati sono sotto gli occhi di tutti e sono difficilmente contestabili: l’inversione che Brown ha impresso al trend del consenso è netta e radicale. Per ribaltarla servirà molto di più di una semplice passeggiata in bicicletta con l’iPod. Detto delle cose che non vanno, non possiamo che accogliere con piacere la nuova iniziativa dei Cameroons.  “Stand up, speak up”: viene scelto un argomento, vengono proposti ai lettori tre piccoli dossier sul tema (a seconda del tempo che il lettore può mettere a disposizione) e poi tocca alle opinioni. Un modo carino che dà anche l’idea di un partito meno autoreferenziale di quanto lo sia stato negli ultimi anni e pronto ad aprirsi alla società. Se a questo aggiungiamo il look parzialmente rinnovato del sito ufficiale otteniamo il primo partito che sviluppa on line le future linee guida della politica reale.

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