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Non è la Thatcher

Al di là del merito dei provvedimenti, che non stiamo qui a discutere perchè tanto già si è scritto, si scrive e si scriverà, faccio una riflessione velocissima su questo governo di (presunto) centrodestra. Un mese e mezzo (almeno) passato a difendere con i denti Mariastella Gelmini e il maestro unico, la riforma degli istituti superiori, l’attacco alle baronie universitarie. Tutto questo per poi fare un incontro coi sindacati e dire che il maestro unico sarà “facoltativo” e che la riforma del secondo ciclo slitta di un anno. Tanto per dire che, anche questa, non si farà per davvero. Forse è vero che un Paese ha i governanti che si merita. L’ennesimo compromesso al ribasso, l’ennesimo cambiare tutto per non cambiare niente, lascia in bocca l’amaro di un’Italia costantemente in declino. Incapace persino di affrontare serenamente una polemica. Meglio sistemare tutto, meglio non disturbare nessuno.

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