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L’uomo che chiede scusa al mondo

«Se era sciocco un anno fa negare la rilevanza storica dell’elezione di Obama, sarebbe ancora più miope oggi ignorare la rapidità  con la quale l’inquilino della Casa Bianca più amato dagli europei si sta incaricando di demolire a colpi di piccone la percezione che degli Stati Uniti hanno coloro che li ammirano e li difendono (…) Puoi essere un gran conferenziere, un ottimo diplomatico, un buon maggiordomo, ma non il leader del mondo libero. Obama è amato in Europa, nei circoli snob che assegnano i premi, nella sinistra che non crede in se stessa, nei sogni dei liberali confusi, non perchà© sta cambiando l’America. Obama è osannato perchà© sta indebolendo l’America, proprio come piace a chi l’America l’ha sempre detestata».

Enzo Reale, leggi tutto il post su 1972.

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