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La pensiamo ancora come il Cav del 2004

L’intervento di Berlusconi in diretta a Ballarò è stato un mezzo disastro. Dal punto di vista del bon ton televisivo è apparsa soltanto un’entrata a gamba tesa durante una trasmissione televisiva che non lo vedeva invitato. Il passaggio sui sondaggi fasulli fatto da chi sullo spin demoscopico ha costruito una carriera è poco serio e un tantino fuori luogo. Ma a parte questo, a sconcertare è il motivo vero della telefonata. Berlusconi ha sentito il dovere di smentire quanto detto nel 2004, quando aveva affermato di sentirsi “moralmente autorizzato ad evadere” in uno stato in cui il 50% di quello che produci se ne va in tasse. E ha sbagliato a smentire. Perché quel sentimento anti-statalista e fieramente pro riforma fiscale non era solo la spinta più sincera che ha mandato avanti Forza Italia dal 1994 al 2009. E’ l’autentica base sociale dell’intero centrodestra italiano, la vera carta dei valori, il vero motivo per cui ancora una volta il popolo delle partite iva, dei lavoratori autonomi, dei tanti che ogni giorno litigano con la burocrazia si è turato il naso è ha votato nuovamente Silvio Berlusconi. Se non crede a noi, faccia fare un sondaggio ad Euromedia e si chiarisca le idee. Non votiamo Pdl per la smania di dibattere sulla forma-partito, sul ruolo di Gianfranco Fini o sul processo breve. Votiamo Pdl perché, nonostante tutto, è ancora l’unico partito che, forse, un giorno, ci abbasserà le tasse. p.s. Lettura consigliata: Enzo Reale.

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