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Iron Ladies

E’ (quasi) ufficiale: Sarah Palin incontrerà  Margaret Thatcher nel suo imminente viaggio a Londra. Ancora non si sa niente, invece, di un possibile incontro con il premier David Cameron. Ce ne faremo una ragione. Su The Corner, intanto, il caporedattore della National Review – Jay Nordlinger (intellettuale di assoluto valore e persona deliziosa: provate a cercare “Ideazione” su questa pagina) – si ricorda di quando la Palin nel 2000 (sindaco di Wasilla) appoggiò la campagna per le primarie repubblicane di… Steve Forbes. Il candidato più liberista del GOP. «Credo – scrive Nordlinger – che molta gente identifichi Sarah Palin come social conservative. Ed effettivamente lo è. Ma è anche una furiosa free-marketeer: in effetti è uno delle più solidi, coraggiosi e sonori sostenitori del libero mercato nella politica americana contemporanea».

Sarah Palin, insomma, secondo Nordlinger sarebbe una “reaganiana” a tutto tondo: «free-marketeer, social conservative e “falco” in politica estera». Anche per questo, aggiungiamo noi, un suo incontro con Maggie Thatcher sarebbe oggettivamente suggestivo. E potrebbe forse contribuire a correggere un’immagine assolutamente distorta che gli ideologi della sinistra hanno contribuito ad esportare anche da noi, trovando più di un “ripetitore mediatico” (a volte, putroppo, in buona fede). Il vero problema, forse, conclude tristemente Nordlinger, «è che molta gente non l’ha mai perdonata per non aver abortito il suo bambino Down». E se fosse vero?

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