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B&N

Foto, installazioni, incisioni, vibrazioni. Poi Lucio e Francesco, insieme. Poi fumetti, supereroi, mediomen, aperitivi, cenoni, dame e compagnie. Senza colori, dicono. In Technicolor, sperano.  Il direttore sciorina date come fosse un gigantesco world tour e in verità è tutto lì, tra il Cappello e il Zardin Grant. Una città che si trasforma in una maglietta dell’Udinese, senza regole, senza convenzioni. Nemmeno quella per lo Stadio. I consiglieri gongolano, il Presidente teme la sfida dei 25. I giornalisti guardano. Un po’ capiscono, un po’ no. Finché non inizia è difficile immaginarselo plasticamente. A proposito di inizi. Di Venere e di Marte, non si sposa e non si parte. E invece Newton sbarca il 30, Venerdì. E tutto si dipana lungo il segno della Vergine. E a chiudere c’è un graffio di Escher. E nel mezzo libertà, piazze grandi, cieli del Messico, immagini, parole, fotoracconti. Ma anche Severgnini e De Bortoli, sere e corrieri, pedine e scacchiere. Magari è come lo volete voi, magari no. Ma è in Bianco&Nero. E non sono undici né centouno.

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