Di Sinistra. A destra
Irrimediabilmente di sinistra, per provenienza e per vocazione. Hanno scelto di stare a destra, per convenienza e perché dall’altra parte nessuno se li sarebbe mai filati. Fighetti ma non abbastanza per essere ospitati nei salotti dell’intellighenzia che conta. Organici e funzionali a quelli che credono di essere i poteri forti, ma mica così tanto da poter ambire al ruolo di gran cerimonieri del Terzo Polo. Nascono maggioritari, moriranno democristiani. Dicevano “a noi”, da ragazzini. Finiranno per fare il controcanto a Casini. Erano per una destra alla Sarkozy. Adesso che Sarkozy caccia i Rom, saranno per una destra zingara. Hanno la pretesa di essere la cultura di destra e la stessa spocchia della superiorità culturale di certa sinistra. Solo che la vorrebbero esercitare qui, in mezzo ai berluscones che non possono sopportare e ai forzaitalioti che non capiscono un tubo e vedono solo figa e auto sportive. Non abbiamo ancora capito cosa pensino delle tasse. Il loro leader non le vuole abbassare. Almeno la pensava così quando si potevano abbassare. Ma adesso, certamente, avrà cambiato idea visto che il modello di partito a cui aspirano sono i Tea Party americani. Che, appunto, non sono un partito. Noi ci siamo sempre considerati di destra e i loro riferimenti politici hanno sempre sostenuto cose di sinistra. Per gli stessi riferimenti politici quel gran socialista di Benito Mussolini è stato il più grande statista europeo. Noi siamo scemi e buzzurri, abbiamo sempre pensato che la migliore fosse Maggie Thatcher. Però siamo senza cultura e decerebrati berlusconiani da jingle e siamo terribilmente d’accordo con Alessandro Campi quando parlava di Fini, Berlusconi e di leadership. Adesso è Alessandro Campi a non essere più d’accordo con sè stesso . Oggi si accorgono che Berlusconi è cattivo e che il berlusconismo è fatto di dossieraggi e killeraggi politici. Nemmeno stessimo parlando dello scandalo escort della scorsa estate dove i nostri, con il solito doppiopesismo tipico della sinistra mondiale, si sono ben guardati dallo sporcarsi le mani per richiamare tutti alla buona politica. Non importa. Ovviamente è colpa nostra che non abbiamo capito e certamente una spiegazione ci dev’essere. Solo che siamo troppo impegnati a canticchiare “Meno male che Silvio c’è” e a guardare il culo di quelle che passano per comprendere la profondità di pensiero. A Berlusconi non perdoneranno mai il fatto di aver sdoganato certa destra e averle dato cittadinanza politica. Loro facevano parte di quella destra e a Berlusconi devono politicamente tutto. Cosa che non riescono a mandar giù. Allora provano a dipingere tutta la destra italiana come un’accozzaglia caricaturale di signorotti rozzi senza arte nè parte e in perenne adorazione al leader. E’ la stessa idea che hanno i comunisti in cachemire e non capisci mai se a questa nuova destra manchi di più il comunismo o il cachemire. Loro che volevano far diventare vincente la destra italiana avrebbero tanto bisogno di perdere un po’, altrimenti nessuno avrà mai bisogno dei loro consigli per vincere. Per questo vorrebbero Fini leader, mica per altro.